Alessia Piperno e Cecilia Sala, il racconto delle prigioni iraniane
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Alessia Piperno, travel blogger italiana, ha raccontato a La7 le condizioni disumane del carcere di Evin, in Iran, dove è stata detenuta nel 2022. Nel settore 209, le prigioniere non hanno letti né bagni in cella. Ogni volta che devono andare al bagno, devono citofonare alle guardie, che le accompagnano con i loro tempi. Le prigioniere sono obbligate a indossare una benda sugli occhi ogni volta che lasciano la cella.
Cecilia Sala, giornalista italiana, è ancora rinchiusa nello stesso carcere. La madre di Cecilia ha incontrato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a Palazzo Chigi il 2 gennaio. Le condizioni di detenzione di Cecilia sono fuori da ogni logica dello stato di diritto. La madre ha riposto fiducia nell'operato del governo, nonostante la situazione sia estremamente delicata.
Cecilia è stata insultata sui social, con commenti banali e crudeli. La sua vita è appesa a un groviglio di interessi diplomatici. I genitori chiedono cautela per la delicatezza del momento. Cecilia è rinchiusa in una cella di isolamento da 384 ore. La madre, il padre e il compagno la aspettano a casa, domandandosi cosa possano fare da lontano. La situazione è complicata e molto preoccupante, come hanno scritto i genitori in una nota.
La storia di Alessia e Cecilia mette in luce le condizioni disumane delle prigioni iraniane e la difficoltà delle famiglie nel cercare di ottenere giustizia per i loro cari.