Jacques Perrin, il cinema fino in fondo
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In un certo senso l’indimenticabile scena finale del film di Tornatore, con la proiezione dei baci tagliati, ci dona l’idea di un cinema libero e senza censure che Perrin difese per tutta la vita, vivendolo e facendolo vivere fino in fondo
Perché Perrin fu attore, certo, e lo fu all’apogeo del cinema italiano, a cui diede molto e dal quale ha ricevuto altrettanto.
Portò nel cinema italiano un’eleganza aristocratica, la malinconia degli adolescenti, una profondità che evocava la grande letteratura francese. (cinematografo.it)
Ne parlano anche altre fonti
A questo seguiranno L’Amerikano (1973), L’affare della Sezione Speciale (1975), La guerre d’Algérie (1975), La spirale, Home Sweet Home e Bianco e nero a colori, del regista Jean-Jacques Annaud (Artribune)
Nel 1988 interpretò il ruolo di Salvatore Di Vita da adulto in «Nuovo cinema Paradiso» di Giuseppe Tornatore, premiato con l’Oscar al miglior film straniero nel 1990: celebre la sequenza finale, con i baci censurati nel corso degli anni, ma «salvati» dal vecchio proiezionista, sulle note di Ennio Morricone (Corriere TV)
Due anni più tardi interpretò Ugo Bassi ne ‘In nome del popolo sovrano’ di Luigi Magni. Nel 2004 interpretò il ruolo dell’anziano Pierre Morhange, narratore del film Les choristes – I ragazzi del coro, di cui fu anche produttore (Il Faro online)
Il titolo del documentario si riferisce ad un gruppo di cinque ragazzi che hanno sostenuto le attività del Centro Recupero Tartarughe Marine di Calimera. er il documentario " Seaturtle watcher". (Trapani Oggi - Notizie di cronaca, politica, attualità Trapani)
Nel 2004 interpretò il ruolo dell'anziano Pierre Morhange, narratore del film Les choristes - I ragazzi del coro, di cui fu anche produttore Ottenne poi grande successo con film a sfondo ambientalista, come Microcosmos - Il popolo dell'erba (1996) e Il popolo migratore (2001), entrambi prodotti dal suo studio Galatée Films. (Adnkronos)
Con lui recitò nel 1961 sul set de 'La Ragazza con la valigia' di Zurlini: "Ricordo l'incontro con Jacques sul set di Zurlini - afferma la Cardinale contattata dall'Adnkronos - un film che per me è stato il mio vero debutto da attrice. (Adnkronos)