Affitti brevi, Napoli la peggiore per strutture con Cin. Federconsumatori: sospendere le attività

In Italia solo il 52% degli immobili in affitto turistico si è dotato del Cin, il Codice Identificativo Nazionale, su quasi mille immobili monitorati in 10 città, strutture gestite sia da host privati che da professionisti, presenti sulle principali piattaforme di settore. E, guardando la distribuzione territoriale delle irregolarità, i dati peggiori si rilevano a Napoli, dove solo per il 32% degli immobili in affitto breve è stato richiesto e ottenuto il Cin (a seguire Firenze 37%, Bologna 48%, Torino 51%, Alghero 53%, Roma 54%, Venezia 57%, chiudono la classifica Lecce e Catania con il 60% e Milano, il miglior dato, con il 67%). (La Repubblica)

La notizia riportata su altre testate

Sono stati presi in considerazione quasi mille immobili monitorati in 10 città, strutture gestite sia da host privati che da professionisti presenti sulle principali piattaforme di settore. – Solo il 52% degli immobili in affitto turistico si è dotato del cosiddetto Cin, ossia il Codice identificativo nazionale, e appena il 5,6% è pienamente in regola. (LA NAZIONE)

Con oltre 549.900 strutture registrate e più di 385 mila Codici Identificativi Nazionali (CIN) rilasciati dal ministero del Turismo, le strutture registrate sono dunque oltre il 70%. (Travelnostop.com)

Ancora troppo presto per vedere gli effetti della nuova circolare del ministero dell’Interno sui check-in negli affitti brevi turistici, ancora troppo complicato immaginare dei controlli a tappeto. Le keybox – quei contenitori a forma di lucchetto o di scatoloni utilizzati per consegnare da remoto le chiavi agli ospiti di una struttura ricettiva extralberghiera – continuano a punteggiare Bergamo, soprattutto in Città Alta. (L'Eco di Bergamo)

Affitti brevi, annullati i sequestri delle key box a Roma dopo le nuove regole sul check-in

"Quello degli affitti brevi è un tema caldo negli ultimi tempi, specialmente alla luce - scrivono Federconsumatori e Sunia Rimini - dell'avvicinarsi del termine ultimo per dotarsi del... (Virgilio)

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La polizia locale aveva rimosso alcune cassette portachiavi nel quartiere di Trastevere dopo il provvedimento del ministero dell'Interno sul check-in in presenza. Il sostituto procuratore di Roma ha però fermato il sequestro perché la norma è stata male interpretata Il sostituto procuratore di Roma, Alessandro Di Cicco, non ha convalidato il sequestro probatorio delle cosiddette "key box", rimosse la scorsa settimana dalla polizia locale della Capitale. (Euronews Italiano)