Torture nel carcere di Trapani, un detenuto costretto a percorrere il corridoio completamente nudo davanti a tutti

L’hanno portato nell’ufficio dell’isolamento e davanti ad una decina di agenti penitenziari, l’hanno prima denudato e poi schernito per le dimensioni dei genitali. Poi gli hanno fatto percorrere il corridoio della sezione completamente nudo. È una delle accuse che la Procura di Trapani fa a un gruppo di agenti penitenziari del carcere cittadino a cui viene contestato il reato di tortura. La vittima in questo caso era un detenuto marocchino a cui- si legge nel decreto di perquisizione che parla di trattamento inumano e degradante- «è stato causato un verificabile trauma psichico». (Giornale di Sicilia)

Ne parlano anche altri media

"Nel reparto blu, oggi è chiuso per carenze igienico sanitarie, venivano portati i detenuti in isolamento, con problemi psichiatrici o psicologici, e che subivano violenze e torture. Alcuni agenti agivano con violenza non episodica ma con una sorta di metodo per garantire l'ordine". (La Nuova Venezia)

Gli agenti in servizio al Pietro Cerulli di Trapani agivano indisturbati e soprattutto con la consapevolezza di farla franca. Bastava una lamentela e il detenuto, affetto da problemi psichici, subiva torture e umiliazioni: botte, sputi, gavettoni di acqua e urina. (Telesud)

Gli episodi emersi includono presunte aggressioni, umiliazioni e maltrattamenti fisici e psicologici nei confronti dei detenuti, con aggravanti legate alla loro posizione di pubblici ufficiali. Dentro al carcere Pietro Cerulli c'era chi sapeva e taceva. (Trapanioggi.it)

Le torture nel carcere di Trapani: l'associazione Antigone: «Bisogna perseguire i responsabili di questo crimine»

Leggi tutta la notizia E' un altro degli aspetti dell'inchiesta che oggi ha portato all'arresto di diversi agenti in servizio al carcere di Trapani. (Virgilio)

I detenuti del “reparto blu”, l’area isolamento diurno e notturno del penitenziario “Pietro Cerulli” di Trapani, vivevano in un clima di perenne terrore. È quanto emerge nell’inchiesta della procura trapanese guidata da Gabriele Paci, e dal nucleo investigativo regionale della polizia penitenziaria di Palermo, che ha registrato le violenze subite … (Il Fatto Quotidiano)

Così il presidente dell’associazione Antigone, Patrizio Gonnella, commenta gli arresti degli agenti penitenziari a Trapani. «Il reato di tortura ha rotto il muro di omertà». (Giornale di Sicilia)