Giorgetti rassicura tutti, ma su Cassino-Plant e non solo tira una brutta aria

Una manovra che mette spunta alle aziende della galassia Difesa del Frusinate e la crisi Stellantis che morde il Cassinate: una vera tenaglia Giancarlo Giorgetti sta messo un po’ così, ultimamente: perso tra i doveri di tecnico e gli obblighi da “tendone”. Nelle tradizione circense è in uso infatti aprire e/o chiosare ogni spettacolo con la “Promenade”. Cioè con una lunga e scintillate parata di tutti gli artisti sotto lo “chapiteau”, il tendone, per intenderci. (AlessioPorcu.it)

Ne parlano anche altre testate

Il ministro a Pontida sul palco del raduno della Lega (LAPRESSE)

"Ve lo dico con tranquillità: oggi il ministro dell'Economia non è un banchiere o un professore, è il figlio di un pescatore e di un'operaia tessile, so distinguere chi fa i sacrifici e chi li può fare". (Tiscali Notizie)

Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, sul palco del raduno della Lega di Pontida. «Oggi il ministro dell’Economia e delle finanze non è un banchiere, è un figlio di un pescatore e di un’operaia tessile. (ilmattino.it)

Fasano (Banca Etica): «Ecco dove sbaglia Giorgetti»

Sul palco amico di Pontida sale da ministro delle tasse. Recita l’atto di espiazione a voce. L’indice teso e sicuro per rassicurare il pratone. Arriva al punto di rivendicare, Giancarlo Giorgetti, di non essere né un banchiere né un professore, bensì “figlio di un pescatore e di un’operaia tessile”. (la Repubblica)

Le fr… Dal pratone di Pontida, dove la Lega è riunita per il suo classico appuntamento di inizio autunno, assume un contorno più definito il concetto evocato dal ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti: c'è una manovra da mettere a punto e ci saranno "sacrifici per tutti". (L'HuffPost)

Anna Fasano commenta così l’annuncio del titolare del Mef, Giancarlo Giorgetti, di voler tassare gli extraprofitti di banche, aziende della difesa ed energetiche nella imminente legge di Bilancio, appunto invocato l’articolo 53 della Costituzione, laddove recita che «tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva». (Vita)