Trieste: operazione "Chinese Shuttles" contro immigrazione clandestina
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Un’operazione contro l’immigrazione clandestina è stata condotta dalla Polizia di frontiera di Trieste nei confronti dei componenti di un’organizzazione criminale cinese che agevolava l’ingresso di connazionali in Italia e anche in altri Paesi europei, attraverso la rotta balcanica. Denunciate 27 persone e arrestate 9, di cui otto sorprese mentre tentavano di effettuare i trasferimenti illegali dal confine italo-sloveno sino alle rispettive destinazioni ed uno ritenuto il capo dell’organizzazione. (Poliziamoderna.it)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Denunciate 27 persone e arrestate 9 (fonte video: Polizia di Stato) (il Giornale)
La Polizia di Frontiera di Trieste, sotto la direzione della locale procura-Dda, ha sgominato un sodalizio criminale cinese dedito al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina attraverso la cosiddetta rotta balcanica. (Il Piccolo)
L’operazione “Chinese Shuttle” della polizia di frontiera di Trieste ha sgominato un’organizzazione criminale dedita al favoreggiamento dell’immigrazione irregolare, con decine di provvedimenti e un giro di vite di almeno 75 persone vittime di tratta. (ilgazzettino.it)
Le destinazioni finali Da lì altri autisti li accompagnavano verso le destinazioni finali, tra cui Venezia, Milano, Prato, Francia e Spagna. TRIESTE Venivano fatti arrivare in aereo dalla Cina in Paesi, come la Serbia, dove entravano in esenzione di visto e poi, attraverso la rotta balcanica, i migranti venivano accompagnati in Italia (Il Mattino di Padova)
La Polizia di Frontiera di Trieste, sotto la direzione della locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, ha portato a termine una operazione di polizia giudiziaria che ha consentito di sgominare un sodalizio criminale cinese dedito al favoreggiamento all’immigrazione irregolare attraverso la cosiddetta rotta balcanica. (LAPRESSE)
TRIESTE Afghani e pachistani, a migliaia. Si sapeva meno che lungo la rotta balcanica e il confine transitano ogni giorno anche molti, moltissimi, cinesi: non richiedenti asilo, ma «merce umana», privata dei passaporti, costretta a vivere reclusa in un casolare sperduto del Veneto, portata in Italia – proprio da Trieste – per foraggiare laboratori tessili, ristoranti, centri “… (Il Piccolo)
