Biden chiede punizioni per l’omessa custodia di armi: esperienza di famiglia…

Le prime notizie relative alle dichiarazioni pubbliche del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, dopo la condanna comminata al figlio Hunter per aver acquistato una pistola mentendo circa il possesso dei requisiti legali per detenerla, riportano di affermazioni definite “imbarazzanti” dalla stampa. Questo perché in effetti il presidente Biden si è proprio espresso circa il possesso di armi, invocando punizioni esemplari per le famiglie che non provvedono alla corretta custodia delle armi in loro possesso. (Armi e Tiro)

Su altri giornali

Sebbene la campagna presidenziale di Donald abbia immediatamente cercato di trasformare quest'altra condanna in nuova legna da ardere («Il verdetto è solo una distrazione dai veri reati della famiglia Biden»), l'atteggiamento tenuto dal tycoon stesso spiega bene l'umore alla Trump Tower. (Corriere del Ticino)

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020) (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Donald Trump è stato condannato per aver falsificato i documenti della sua organizzazione e coprire un pagamento in nero ad una ex pornostar con cui avrebbe avuto una relazione che era bene mantenere segreta prima della campagna elettorale del 2016. (Servizio Informazione Religiosa)

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha abbracciato e trascorso diversi minuti con suo figlio Hunter sulla pista di atterraggio in Delaware, poche ore dopo la condanna in tribunale dello stesso Hunter per aver acquistato e posseduto una pistola, mentre faceva uso di (Io Donna)

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha incontrato suo figlio Hunter Biden poche ore dopo essere stato condannato per possesso illegale di un'arma. Biden si è recato a Wilmington, nel Delaware, dove si trova la residenza della sua famiglia, in un viaggio che non era nell'agenda ufficiale distribuita il giorno prima dalla Casa Bianca. (la Repubblica)

“Il regno di Biden sul suo impero criminale di famiglia finirà il 5 novembre – giorno delle elezioni, ndr - e non ci sarà mai più un Biden che venderà l’accesso al governo per profitto personale”, continua la nota. (L'HuffPost)