Dl Sicurezza, Bonelli: "Mobilitare Paese contro norma fascista"

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Dl Sicurezza, Bonelli: "Mobilitare Paese contro norma fascista" 25 settembre 2024 Mentre "continua la battaglia in Parlamento, siamo in piazza contro il dl Sicurezza che da domani manderà in galera gli operai che manifestano per il proprio posto di lavoro, gli studenti che manifestano per la loro scuola e per i loro diritti, gli eco-attivisti. Un provvedimento che criminalizza il dissenso, quando si arriva a rendere reato penale il diritto a manifestare vuol dire che la qualità della democrazia è davvero in pericolo. (Il Sole 24 ORE)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Se la vita di una norma si potesse predire dall’accoglimento del pubblico, il dissenso diffuso e composto che sta ricevendo in tutta Italia il DDL Sicurezza 1660 farebbe ben sperare in un suo pronto ritiro. (Reti solidali)

Le reazioni non si sono fatte attendere, con manifestazioni di protesta diffuse su tutto il territorio nazionale, e con il presidio tenutosi a Roma ieri, sollevando preoccupazioni riguardo alla direzione autoritaria che il Paese potrebbe intraprendere. (Collettiva.it)

E ancora, un picchetto di lavoratori in sciopero. Da due a sette per chi occupa abusivamente una casa e da due a sei per chi, in gruppo, impedisce la circolazione su strada, ferrovia o «rallenta le attività produttive», come ha sottolineato il ministro dell’Intermo Matteo Piantedosi. (La Stampa)

A Milano la protesta contro il Ddl sicurezza: "Reprime ogni forma di dissenso"

Punire e reprimere, a scuola e nelle strade: chi non è conforme è un nemico. C’è un filo nero che unisce il disegno di legge «sicurezza» del ministro Piantedosi e il voto in condotta del ministro Valditara. (il manifesto)

Un sit in è stato organizzato nella città capoluogo da Cgil, Anpi, Rifondazione Comunista e Sinistra Italiana dinnanzi la sede della prefettura. Presidi anche a Catanzaro per protestare contro il ddl Sicurezza che introduce nuove norme in materia di sicurezza pubblica. (LaC news24)

“Il Ddl Sicurezza approvato in prima lettura dalla Camera del Deputati costituisce un grave tentativo di repressione di ogni forma di dissenso e di criminalizzazione di ampi strati della società civile e delle fasce più deboli della società”. (MilanoToday.it)