Fossa comune scoperta vicino a Damasco

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ESTERI

Una scoperta agghiacciante è stata fatta nei pressi di Qutayfa, a nord-est di Damasco, dove una fossa comune contenente migliaia di corpi è stata rinvenuta e mostrata in diretta televisiva dai giornalisti della tv panaraba Al Jazeera. Le immagini trasmesse mostrano sacchi di plastica bianca contenenti resti umani, numerati e disposti in modo ordinato, suggerendo una macabra sistematicità nella gestione dei corpi.

Secondo quanto riportato dal giornalista di Al Jazeera, è probabile che questi resti provengano dalle prigioni politiche del regime, come quella di Sednaya, tristemente nota per le condizioni disumane e le violenze perpetrate sui detenuti. La scoperta, avvenuta nella mattinata di giovedì 12 dicembre, ha gettato una luce sinistra sulle pratiche del regime deposto di Bashar Al-Assad, sollevando interrogativi inquietanti sulla sorte di migliaia di persone scomparse durante gli anni di conflitto.

Le telecamere hanno catturato il disagio e l'orrore provato dai giornalisti presenti sul luogo, mentre documentavano la macabra scoperta. I sacchi di plastica, numerati e contenenti resti umani, sono stati mostrati in sequenza, evidenziando la vastità della fossa comune e la quantità impressionante di corpi rinvenuti. La scena, di per sé eloquente, non ha bisogno di ulteriori commenti per trasmettere l'orrore di quanto scoperto.

La fossa comune, situata nei pressi di Damasco, rappresenta una testimonianza silenziosa ma potente delle atrocità commesse durante il regime di Assad.