Charlie Hebdo dieci anni dopo, perché oggi anche l'Italia rischia attentati come quelli francesi: l'analisi
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Il 7 gennaio 2015 a Parigi l'attentato alla sede del giornale satirico Charlie Hebdo. A dieci anni dall'attacco Fanpage.it ha intervistato Claudio Bertolotti, direttore di START InSight e ricercatore associato ISPI, per parlare dell'impatto che l'evento ha avuto sull'Europa, sull'Italia e sulla lotta al terrorismo. (Fanpage.it)
Ne parlano anche altri giornali
PARIGI. Sono passati dieci anni esatti dagli attentati che il 7 gennaio del 2015 colpirono Charlie Hebdo, aprendo una stagione di terrore jihadista per la Francia. (La Stampa)
“Oggi”, scrive il disegnatore sopravvissuto all’attacco, “i valori di Charlie Hebdo, come l’umorismo, la satira, la libertà di espressione, l’ecologia, la laicità, il femminismo, per citarne solo alcuni, non sono mai stati così messi in discussione. (Radio Popolare)
Parlando alla radio RTL l’esponente del governo ha messo in guardia sia dai pericoli esterni che da un preoccupante aumento della radicalizzazione interna. “La natura della minaccia è cambiata”, ha spiegato, “ora è principalmente endogena: giovani radicalizzati attraverso i social media. (LAPRESSE)
Come ricordato da molti quotidiani, sono trascorsi dieci anni dal massacro della redazione della testata satirica francese Charlie Hebdo a opera di un commando di terroristi islamici: era infatti il 7 gennaio 2015 quando due uomini armati di Kalashnikov fecero irruzione nella sede parigina del settimanale, facendo dodici morti. (L'HuffPost)
L'ex premier francese e attuale ministro responsabile dei territori d'Oltremare, Manuel Valls, afferma che «siamo in guerra» contro il terrorismo e che «il fondamentalismo islamico agisce sul lungo termine per colpire le democrazie occidentali». (il Giornale)
Marco Guerra – Città del Vaticano Commemorazione oggi a Parigi degli attacchi jihadisti, dieci anni fa, alla redazione del settimanale satirico Charlie Hebdo, il 7 gennaio, per mano dei fratelli Kouachi, in cui morirono 12 persone, e al supermercato kasher Hyper Cacher, il 9, in cui un solo attentatore, Amedy Coulibaly, uccise 4 persone. (Vatican News - Italiano)