Inchiesta ultras e mafia, silenzio davanti al gip: il giro illecito in curva

Nessuno ha parlato. Gli ultras di Milan e Inter, arrestati nell'ambito dell'inchiesta che ha travolto le curve del tifo organizzato, hanno deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere. I primi quattro interrogati, tra cui Francesco Lucci e Andrea Beretta, sono stati convocati nel carcere di San Vittore dal gip Domenico Santoro. Con loro anche Riccardo Bonissi e Luciano Romano. Tutti e quattro, assistiti dai rispettivi legali e sotto lo sguardo del pm Paolo Storari, hanno mantenuto il silenzio. (QuiFinanza)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il rapper, intercettato mentre parla con Lucci, programma di andarlo a trovare a Scanzorosciate, nella Bergamasca, dove abita Lucci, ma chiede di portare un amico: di guidare la sera, proprio non se la sente. (ilmessaggero.it)

Un anno prima dell'arresto il portavoce della Curva Nord interista Marco Ferdico dichiarava: "Qualsiasi tipo di abuso, estorsione o spaccio viene eliminato. (Fanpage.it)

Nella sezione dedicata alla Curva Sud, si legge negli atti: "Anche con riferimento all'altra compagine milanese (i tifosi del Milan, ndr), deve registrarsi come la passione sportiva divenga occasione, per un gruppo organizzato, per seminare violenza e intimidazioni, anche fuori dall'ambito dello stadio e, ovviamente, per acquisire introiti economici". (La Gazzetta dello Sport)

Inter e Milan, niente penalizzazioni in classifica: rischio multa, il precedente della Juventus|Primapagina

Sono iniziati gli interrogatori di garanzia degli ultras arrestati negli scorsi giorni nell'ambito della maxi inchiesta che ha praticamente azzerato le Curve di Milan e Inter. (MilanoToday.it)

Il rapper, intercettato mentre parla con Lucci, programma di andarlo a trovare a Scanzorosciate, nella Bergamasca, dove abita Lucci, ma chiede di portare un amico: di guidare la sera, proprio non se la sente. (leggo.it)

Il caso ultras non riguarda soltanto la giustizia ordinaria, ma anche quella sportiva. Il procuratore federale Giuseppe Chiné ha già chiesto ai pm della Procura della Repubblica di Milano gli atti d'indagine non coperti da segreto per poi verificare condotte rilevanti per l'ordinamento sportivo da parte di Inter, Milan e dei loro tesserati. (Calciomercato.com)