Energia in aumento del 45%, le preoccupazioni di Confesercenti

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ECONOMIA

L'inizio del 2025 ha portato con sé un aumento dei costi energetici del 45%, una situazione che ha destato preoccupazione tra le imprese italiane, in particolare quelle rappresentate da Confesercenti. La presidente Monica Ciarapica ha sottolineato come le imprese non possano essere lasciate sole in questo momento critico, annunciando un rafforzamento dei servizi di consulenza per supportare le attività economiche. Secondo l'Ufficio economico di Confesercenti Nazionale, l'aumento dei costi energetici potrebbe avere impatti negativi significativi sull'economia, con aggravi medi di 1.300 euro per l'energia per le piccole attività. Le piccole e medie imprese, se non ci sarà un'inversione di tendenza, pagheranno quest'anno per l'energia 2,6 miliardi in più rispetto al 2024, collocandosi tra le bollette più alte d'Europa.

L'allarme bollette, dunque, non si limita solo alle famiglie, ma coinvolge anche le imprese, che potrebbero trovarsi di fronte a una stangata da 90 miliardi. Nonostante il livello di stoccaggi più alto rispetto al passato, la ripresa della corsa dei prezzi del gas alimenta il timore di un nuovo energy shock, simile a quello vissuto nel 2022. Aurelio Regina, delegato del presidente di Confindustria per l'energia, ha espresso preoccupazione durante l'audizione delle Commissioni riunite Bilancio e Ambiente, sottolineando la necessità di interventi strutturali per evitare ulteriori rincari.

In questo contesto, il presidente di Confindustria Brescia, Franco Gussalli Beretta, ha accolto positivamente le recenti dichiarazioni del ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, riguardo al disaccoppiamento del prezzo finale dell'energia elettrica da quello del gas. Secondo Gussalli Beretta, le aperture del governo riflettono una linea sostenuta da tempo da Confindustria, e rappresentano un passo avanti nella gestione della crisi energetica.

La situazione, dunque, richiede interventi tempestivi e mirati per garantire la sostenibilità economica delle imprese italiane, che si trovano a fronteggiare una delle sfide più complesse degli ultimi anni.