Morto Donato Bilancia: doveva scontare 13 ergastoli il killer delle prostitute
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Morto il killer dei treni. Doveva scontare 13 ergastoli il killer delle prostitute, deceduto a causa del coronavirus, nel carcere Due Palazzi di Padova.
E’ deceduto nel carcere Due Palazzi di Padova.
Le sue vittime erano casuali, dal metronotte alle prostitute uccise dopo un rapporto sessuale.
Fu arrestato il 6 maggio 1998 e due anni dopo è stato condannato a tredici ergastoli.
Il coronavirus ha colpito in carcere Donato Bilancia, l’assassino delle prostitute, all’età di 69 anni. (LettoQuotidiano)
La notizia riportata su altri media
Nel marzo del 1998 uccide in quattro occasioni diverse altrettante prostitute. Soprannominato il «mostro dei treni», doveva scontare 13 ergastoli per 17 omicidi. (Corriere TV)
Nel suo passato, però, spunta spesso Capaccio Paestum: la sua famiglia, infatti, possedeva una villetta alla Laura acquistata per trascorrere le vacanze al mare e dove si trasferì stabilmente, nel 1980, quando il terremoto rase al suolo la loro abitazione in Basilicata. (StileTV)
Il Covid ha ucciso Donato Bilancia, il killer delle prostitute che nel carcere di Padova stava scontando 13 ergastoli. (Telecity News 24)
Ma Bilancia poi confesserà, il primo omicidio non si scorda mai. La uccide, poi si masturba sul suo cadavere come squallido oltraggio. (ilGiornale.it)
Colpiva anche sui treni, apparentemente in maniera casuale: sceglieva le vittime affidandosi alle circostanze e le freddava senza pietà. Era soprannominato “il mostro dei treni” o “il serial killer delle prostitute”. (il Fatto Nisseno)
Il 16 ottobre 1997 il primo delitto: Bilancia uccide a Genova Giorgio Centanaro nella sua casa, soffocandolo con del nastro adesivo. Il 20 marzo uccide a Ventimiglia il cambia valute Enzo Gorni. (Il Piccolo)