L'eurofollia del Green deal divide Ecr e von der Leyen

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La scelta di Fratelli d'Italia di votare per Ursula Von der Leyen o esprimere parere negativo alla sua candidatura a presidente della Commissione Ue sarà resa nota all'ultimo momento ma l'orientamento è più verso il no che il sì. Quando ormai manca un giorno al voto decisivo all'Europarlamento rimane da sciogliere uno dei nodi più importanti e il vertice di ieri tra la von der Leyen e la delegazione dei conservatori di Ecr si è concluso con un giudizio sospeso. (il Giornale)

Se ne è parlato anche su altre testate

Nel discorso d’insediamento ha citato Falcone e Borsellino, Alcide de Gasperi e parlando di femminicidi anche Giulia Cecchettin. Per l’europarlamentare cremonese Massimiliano Salini, la prova del buon lavoro svolto dal Ppe. (CremonaOggi)

L’importanza reale dell’Italia nella Ue dei prossimi cinque anni dipenderà molto da come il governo italiano e gli europarlamentari afferenti alla sua maggioranza si muoveranno nei prossimi giorni e mesi: da domani, con il voto sulla presidenza della Commissione, al complicato processo di formazione dell’intera Commissione. (Corriere della Sera)

Di sicuro non è stato risolutivo. Volto teso, espressione concentrata, nessun sorriso all’uscita: «È stata un’ora intensa», si è limitata a dire Ursula von der Leyen al termine dell’incontro con il gruppo dell’Ecr, copresieduto da Nicola Procaccini di Fratelli d’Italia. (Corriere della Sera)

Un ruolo per l'Italia in Europa

A palazzo Chigi per ora "non si ha notizia" dell’atteso colloquio telefonico tra la presidente incaricata e la premier Giorgia Meloni per dirimere le controversie, a cominciare dal debito riconoscimento di ruolo e deleghe per il commissario italiano; incarico per cui rimane in pole position il ministro Raffaele Fitto. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

"Non sono in grado escludere nulla, conosco molto bene la determinazione e la capacità di Meloni: non darà nessun voto gratis, il ruolo dell'Italia e di Ecr sarà difeso con le unghie e con i denti. Siamo l'unico governo stabile uscito più forte di prima dalle elezioni europee, siamo un grande Paese e chiediamo di essere rispettati. (Tiscali Notizie)

Giorgia Meloni non scopre ancora le sue carte, vuole trattare fino all’ultimo minuto utile. Alzare il prezzo e ottenere il massimo «per l’interesse dell’Italia», prima di concedere a Ursula von der Leyen i 24 voti di FdI. (Corriere Roma)