Borse, Europa cauta con timori su inflazione Usa. Milano la migliore con risiko banche
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( Il Sole 24 Ore Radiocor) Borse europeein cerca di direzione, con gli investitori che si interrogano sulla strategia da attuare per il 2025. Intanto ieri Wall Street ha chiuso in calo e questa mattina anche i mercati asiatici sono risultati deboli. In primo piano rimane il rebus sulle mosse delle banche centrali in tema di tassi: se la Bce dovrebbe scendere in campo in modo deciso per sostenere la congiuntura debole del Vecchio Continente, la Federal Reserve potrebbe essere più cauta, considerando che i parametri macro Usa fino a oggi hanno evidenziato un'economia forte e di nuovo alle prese con un'inflazione elevata. (Il Sole 24 ORE)
Se ne è parlato anche su altri media
Secondo quanto riportato dalla Cnn, l'obiettivo sarebbe quello di riequilibrare la bilancia commerciale globale, un tema centrale nella sua campagna per il secondo mandato. (il Giornale)
Milano è la miglior Borsa d’Europa di oggi, in rialzo di quasi mezzo punto percentuale. In calo le altre piazze. Corre Banca Ifis dopo l’Opas su Illimity che a sua volta guadagna oltre il 10%. (FIRSTonline)
Trump sta valutando la dichiarazione d’emergenza economia per dazi. Il presidente eletto Donald Trump sta valutando la possibilità di dichiarare un'emergenza economica nazionale per fornire una giustificazione legale a un'ampia serie di tariffe universali su alleati e avversari. (Italia Oggi)
Il presidente eletto degli USA Donald Trump starebbe valutando di dichiarare un'emergenza economica nazionale per fornire una giustificazione legale per una vasta gamma di tariffe universali su Paese alleati e avversari: lo riferisce la Cnn che cita più fonti a conoscenza del dossier. (Finanza Repubblica)
Dazi sì ma meno pesanti di quanto minacciato da Trump in campagna elettorale. Questa la novità per il commercio internazionale anticipata dal Washington Post, citando alcune persone vicine al dossier. I dazi sui prodotti esteri annunciati dal presidente Donald Trump potrebbero essere meno aggressivi. (Corriere della Sera)
Le indiscrezioni rilanciate dal Washington Post ieri mattina hanno rapidamente fatto il giro del mondo delineando per l'export mondiale uno scenario più leggero di quello minacciato dal tycoon in campagna elettorale. (il Giornale)