L’assist di Meloni a Trump sulle big tech: irritazione e silenzi dall’Ue

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la notizia INTERNO

“Il primo ministro italiano Giorgia Meloni è stata fantastica ieri durante la sua visita alla Casa Bianca. Ama il suo Paese e l’impressione che ha lasciato su tutti è stata fantastica!!!”. Così ieri Donald Trump ha celebrato su social Truth la premier italiana. E ha tutte le ragioni del mondo a festeggiare, visto che quella visitina costerà agli italiani una trentina di miliardi di euro, in gas, armi e investimenti. (la notizia)

Su altre fonti

L'Ue si affida al capo del governo italiano per aprire una trattativa seria con il Tycoon. L'obiettivo è quello di allargare il bilaterale, tra Italia e Stati Uniti, all'Unione europea. Il governo italiano si muove con prudenza, evitando di aprire tensioni con Bruxelles. (il Giornale)

Si tratta di beni scarsi sia nel nostro Paese che in Europa, un po' perché siamo poveri di risorse energetiche un po' perché la produzione non è sufficiente a coprire la domanda interna. (il Giornale)

Nella dichiarazione congiunta con Trump si legge che è necessario "un ambiente non discriminatorio in termini di tassazione dei servizi digitali". La web tax applicata dal 2021 dovrebbe quindi essere eliminata o modificata: il Mef ci ha provato già l'anno scorso, ma la maggioranza si è divisa (Il Fatto Quotidiano)

Donald Trump, il codino biondo che fa impazzire il mondo, ha deciso d'imperio che l'Italia deve acquistare più gas liquefatto dagli Stati Uniti d'America: dice di farlo perché ha a cuore la situazione energetica dell'Italia. (Il Giornale d'Italia)

Ieri la premier italiana ha aggiornato la presidente della Commissione europea, Ursula vo… (la Repubblica)

E hanno a che vedere, oltre che con le circostanze storiche, anche con la tipologia di leadership coinvolte. Ma guai alle semplificazioni scontate, perché sull’altro piatto della bilancia i più scettici nei confronti del parallelo tra il Cav e la premier, mettono tanto le dinamiche geopolitiche – mutate profondamente nel corso di 20 anni – che i risultati negoziali finora portati a casa. (Il Messaggero)