Ultrà Inter, i «consigli» della Curva Nord a Inzaghi: «Tira fuori la garra, metti due punte. E ci servono 200 biglietti in più». Il mister: «Chiedo a Zanetti e Marotta»

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Corriere Milano INTERNO

È l’inizio del 2023. E l’Inter arranca in campionato. C’è una macchina che viaggia verso la Pinetina. A bordo ci sono Marco Ferdico e Mauro Nepi. Vogliono raggiungere il campo d’allenamento dell’Inter per parlare con Simone Inzaghi e Milan Skriniar. Due faccia a faccia diversi, con obiettivi diversi. Con l’allenatore, i rappresentati della curva vogliono discutere delle difficoltà della squadra. La «visita» alla fine salta, la macchina torna indietro verso Milano (Corriere Milano)

Su altre fonti

I business collaterali al mondo ultrà fanno gola alle mafie che puntano su estorsioni, bagarinaggio e scommesse clandestine. Vecchi e nuove inchieste: dagli spalti della Juve alle dinamiche tra i supporter di Genoa e Sampdoria Calcio malato (LaC news24)

C'è un legame diretto tra gli ultrà dell'Inter e la società: è rappresentato dall'associazione We are Milano, attiva del 2020 e che ha come rappresentante legale Debora Turriello, anche lei finita tra gli indagati dell'operazione di questa mattina che ha portato all'arresto di 19 ultrà di Milan e Inter. (Fanpage.it)

Il culmine dello scontro è nei giorni tra la finale di Coppa Italia e l’ultimo atto della Champions 2023 a Istanbul. L’Inter ne offre la metà. (Corriere Milano)

Ecco le parole intercettate dagli investigatori che hanno lavorato all'inchiesta che ha portato al mandato d'arresto per i direttivi delle curve Nord e Sud di Inter e Milan a San Siro (video da Polizia)LE CARTE DELL'INCHIESTA SULLE INFILTRAZIONI MAFIOSE NELLE CURVE DI INTER E MILAN (Panorama)

Emergono altri dettagli dall'inchiesta sulle curve di Inter e Milan, deflagrata nei 19 arresti effettuati questa mattina. (Fcinternews.it)

Tra queste alcune riguardano Marco Ferdico, leader della Nord nerazzurra e tra i 19 arrestati, nelle quali si evince che era pronto a innescare un braccio di ferro con la società perché non cedeva alle sue richieste riguardanti un surplus di abbonamenti richiesti. (Il Fatto Quotidiano)