Sorrentino: «A casa di Berlusconi mangiai il gelato più buono della mia vita. Maradona mi chiamò dopo l'Oscar ma in aereo mi fecero riattaccare»
Articolo Precedente
Articolo Successivo
C'erano Silvio Berlusconi, Diego Maradona e Kim Jong-un. Sembra l'inizio di una barzelletta, in realtà è solo una piccola parte della lista di personaggi che sono entrati nella vita di Paolo Sorrentino tra aneddoti e riflessioni. Il regista è entrato ufficialmente nel gotha del cinema, vincendo nel 2014 il Premio Oscar con La grande bellezza. Ospite a Tintoria Il 54enne (nato il 31 maggio 1970) di Napoli si è raccontato nell'ultima puntata di Tintoria, il podcast di Daniele Tinti e Stefano Rapone (ilmessaggero.it)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Paolo Sorrentino e l’intervista a Tintoria Paolo Sorrentino torna nelle sale con il suo decimo film, Parthenope, nelle sale da giovedì 24 ottobre. Il regista, nelle sue pellicole, ha parlato anche dei due personaggi politici rappresentanti, rispettivamente, la prima e la seconda repubblica: Giulio Andreotti e Silvio Berlusconi (Virgilio Notizie)
Nel 1997, Paolo Sorrentino presentò al prestigioso Premio Solinas di La Maddalena una sceneggiatura dal titolo “Napoletani”. Un testo che ebbe un bel riconoscimento, dato che fu tra i vincitori ex aequo di quell’anno. (Cagliaripad.it)
Paolo Sorrentino, regista napoletano, protagonista della nuova puntata di Tintoria online su tutte le piattaforme da domani – martedì 22 ottobre – alle 12.30, ha raccontato a Daniele Tinti e Stefano Rapone anche alcuni retroscena strettamente personali, in particolare il suo rapporto con il più grande calciatore di sempre, ovvero Diego Armando Maradona. (AreaNapoli.it)
Paolo Sorrentino, in concomitanza del lancio del nuovo film Parthenope, ha parlato a Tintoria rapporto con Maradona, raccontando della telefonata ricevuta appena dopo aver vinto l'Oscar per la Bellezza: (CalcioNapoli24)
Per questo ciò che ogni settimana riescono a fare Stefano Rapone e Daniele Tinti con la registrazione del loro Tintoria Live vale la pena di essere raccontato. (FRAMED MAGAZINE)
