Sanremo 2025, il Codacons pronto ad azioni legali: "Trapper e rapper con testi violenti, omofobi e sessisti"

Sanremo 2025, il Codacons pronto ad azioni legali: Trapper e rapper con testi violenti, omofobi e sessisti
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L'annuncio dei 30 Big del prossimo Festival di Sanremo 2025 ha già provocato la risposta del Codacons, pronto ad azioni legali per la presenza di artisti che promuovono "testi violenti, omofobi e sessisti". (ComingSoon.it)

Ne parlano anche altre testate

All'entusiasmo dei 30 Big scelti da Carlo Conti per la gara di Sanremo 2025 fa da contraltare, puntuale come ogni anno, la delusione di chi si era candidato ma non è stato scelto. C'è chi è rimasto in silenzio come Al Bano, chi ha brindato all'ennesima esclusione come i Jalisse, chi è sbottato come Sfera Ebbasta e chi ha reagito con ironia come Shade. (Adnkronos)

Sono tanti gli artisti famosi che da tempo calcano i palcoscenici musicali italiani che si sono visti rifiutare i loro brani. Carlo Conti li ha annunciati durante l'edizione delle 13.30 del Tg1 su Rai 1. (La Gazzetta dello Sport)

Ci ha presi in giro Carlo Conti quando prometteva un Sanremo 2025 a misura d’uomo, che non finisse all’alba o poco prima: parole, parole, parole. (ilmattino.it)

I concorrenti di Sanremo25

Tuttavia proprio quel palco che, indubitabilmente, per una settimana all’anno diventa il centro nevralgico dell’Italia ed è soprattutto il catalizzatore assoluto dell’audience televisivo e degli incassi pubblicitari della tv di Stato, dimostra come proprio il Festival e chi lo gestisce vada (vivaddio) completamente a mano libera. (Liberoquotidiano.it)

Sanremo 2025, il Codacons contro Carlo Conti Anni di battaglie contro la violenza di genere buttati al vento: è questa, in sintesi, l’accusa mossa dal Codacons alla Rai e a Carlo Conti, in seguito all’annuncio del presentatore dei nomi dei 30 Big in gara nella 75esima edizione del Festival. (Virgilio Notizie)

Non ci saranno i «monologhi» delle coconduttrici, gli interventi dei comici saranno molto ridotti e, grazie alla formula dello «sharing tra Big», anche «la serata delle cover» non diventerà torrenziale. (il Giornale)