Trump: la geopolitica del "ritorno". Dalle isole Marshall alla Groenlandia
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Linda Restrepo capo della prestigiosa rivista Inner Sanctum Vector n 360 nella sua lungimirante visione internazionale. Prima che Trump prestasse giuramento ufficialmente come nuovo presidente degli ... Leggi tutta la notizia (Virgilio)
Ne parlano anche altre testate
A voler estrarre una buona notizia dalla settimana che si conclude, potrebbe essere questa: Donald Trump è ancora in una fase fluida per quanto riguarda la definizione della sua politica estera. Può cambiare idea. (Corriere della Sera)
I primi sostengono che Trump ha in mente una strategia negoziale aggressiva, con il solo scopo di ottenere qualche contropartita per accontentare gli elettori: un ribilanciamento pilotato degli squilibri commerciali, az… (La Stampa)
Da alcune settimane la lettura dei più importanti quotidiani USA è un esercizio molto interessante ed istruttivo. Quasi sempre poco teneri con Donald Trump (Washington Post soprattutto), ma sulla base di analisi approfondite e valutazioni supportate da fatti. (Start Magazine)
Qualcuno definisce The Donald un estemporaneo. Compra la Groenlandia, impone dazi contro Canada, Messico, Europa e Cina, fa traslocare la Palestina, destituisce il Presidente ucraino e dichiara guerra all’Ucraina sulle terre rare, legittima il neocolonialismo russo. (ROMA on line)
Forse non tutti i mali vengono per nuocere. Donald Trump e i suoi non si fermeranno. (La Stampa)
A proposito dell’incontro/scontro con Zelenski, che si è svolto venerdì in diretta a Washington, nello Studio Ovale del Presidente, c’è chi, nel dibattito che vi ha fatto seguito nel nostro Paese, ha associato il comportamento di Trump a quello di un «gangster», di un «mafioso», di un «cowboy da saloon». (il manifesto)