Stati Uniti d’Europa, la risposta ai nuovi bulli
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Donald Trump e i suoi non si fermeranno. Si considerano rivoluzionari investiti di una missione affidata loro dalla Storia, da Dio o dagli extraterrestri (a seconda dei casi). L’interesse di noi europei ed europee risiede nel non farci mettere in un angolo, mentre loro ridisegnano l’equilibrio globale insieme ad altri. Forse non tutti i mali vengono per nuocere. A meno di due mesi dal giuramento della nuova amministrazione americana, che sta sconvolgendo l’ordine globale con una violenza e una protervia in parte inattese, la politica europea sembra essersi svegliata. (La Stampa)
Ne parlano anche altri media
Esiste una dottrina Trump o il nuovo Presidente è solo un pericolo per la democrazia (e un pupazzo dello Zar)? Ora, al di là dei bias e delle euristiche, sempre determinati nei momenti di grande emozione e confusione informativa, proviamo a rispondere a queste domande cercando di essere il più possibile razionali e sostenibili. (RID)
Mettetevi nei panni del presidente Usa. Partendo da tre punti cardinali che – li ate o no – sono quelli che guidano i suoi interventi. (ilmattino.it)
Trump non ingannerà l’Europa (come ha fatto Biden). Parola del Wall Street Journal Cosa ha scritto Joseph Sternberg, editorialista del Wall Street Journal, sulle politiche di Donald Trump e le implicazioni per l'Europa. (Start Magazine)
A proposito dell’incontro/scontro con Zelenski, che si è svolto venerdì in diretta a Washington, nello Studio Ovale del Presidente, c’è chi, nel dibattito che vi ha fatto seguito nel nostro Paese, ha associato il comportamento di Trump a quello di un «gangster», di un «mafioso», di un «cowboy da saloon». (il manifesto)
Vedi lo spettacolare (imbarazzante) dietrofront sugli insulti a Zelensky: ieri Trump si è rimangiato in modo abbastanza clamoroso la definizione di «dittatore» che aveva appioppato al presidente ucraino. (Corriere della Sera)
L’inizio del 2025 ha visto uno sconvolgimento epocale delle basi su cui il mondo occidentale è stato costruito nell’epoca moderna, che sta demolendo le fondamenta del sistema multilaterale che con enorme sforzo era stato edificato dalle macerie delle due guerre mondiali del XX secolo. (il Dolomiti)