Sfilate di Parigi: romanticismo vs pessimismo
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Se Milano piange, Parigi non ride. Non ride letteralmente: al massimo, talvolta sorride. Un’ondata di serietà, compostezza e contegno percorre le collezioni parigine per la prossima primavera-estate 2025, non proprio sensibili a un effetto “wow!” ma cedevoli alle riflessioni su un mondo che, se non si può definire apocalittico, sicuramente non è tranquillizzante. Nella mancanza di forme o soluzioni nuove, la fashion week francese ha raccolto sì tanti dejà vu, ma ha regalato anche la vertigine di un’inedita riflessione biopolitica (AMICA - La rivista moda donna)
Su altre fonti
53 Ieri sera si è chiusa la Paris Fashion Week dedicata alla stagione Primavera/Estate 2025 e, nonostante si trattasse dell'ultimo giorno di sfilate, le sorprese non sono mancate. Chanel è tornata al Gran Palais, location amatissima da Karl Kagerfeld, Miuccia Prada col suo brand Miu Miu si è ispirata al guardaroba dell'infanzia e Coperni ha sfilato sullo sfondo del castello fiabesco di Disneyland Paris. (Fanpage.it)
Tra debutti eccellenti, seconde stagioni, riconferme di top brand, Parigi chiude alla grande il fashion month dedicato al womenswear per la primavera-estate 2025. A conquistare i buyer intervistati da MFF, collezioni glam, giocate tra femminilità ed empowerment, che, come visto a Milano, a volte rivisitano codici passati con successo, altre scommettono su creatività e romanticismo (Milano Finanza)
Dopo otto giorni intensissimi, ricchi di emozioni e sorprese, anche la settimana della moda di Parigi è giunta a termine. (Cosmopolitan)
Con l'inizio del mese di ottobre volge al termine anche la quarta e ultima settimana del mese della moda dedicato alla primavera estate che verrà: quella di Parigi. (Cosmopolitan)
Perciò la domanda sorge spontanea: dov'è il 2024? Anzi, la Primavera Estate 2025, il futuro, da cosa sarà caratterizzata, quali saranno gli elementi che la contraddistingueranno dal passato? Difficile rispondere come è difficile individuare la direzione che stanno prendendo le tendenze beauty, che preferiscono mescolare i look del passato aggiornandoli piuttosto che creare realmente qualcosa da zero, eccezion fatta per l'effetto bagnato, che resta un elemento dominante e riproposto in vari modi nelle ultime stagioni non solo in passerella, ma anche sui red carpet. (Elle)
C’è chi non abbandona la comodità del super-flat e chi si erge su trampoli dal côté fanciullesco. D’altronde, in passerella, spesso l’estro è condensato proprio lì; nell’estremità di una mano che tiene in trappola una clutch bizzarra, o in punta (o quasi) di piedi, rivestiti di creatività. (Elle)