La Fimmg: "La scomparsa dei medici di famiglia sul territorio è una strage di Stato"

La Fimmg: La scomparsa dei medici di famiglia sul territorio è una strage di Stato
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Dire SALUTE

La Fimmg: “La scomparsa dei medici di famiglia sul territorio è una strage di Stato” Il duro intervento di Scotti al congresso della Federazione dei medici di medicina generale, a Cagliari Getting your Trinity Audio player ready... CAGLIARI – La riduzione e la graduale scomparsa dei medici di medicina generale dai territori, senza adeguate contromisure, è “una strage di stato”. Lo dice senza mezzi termini il segretario della Fimmg, Silvestro Scotti, nel corso del suo intervento all’82esimo congresso del Federazione italiana dei medici di medicina generale, in corso a Cagliari. (Dire)

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Per la Fimmg, la programmazione asfittica che non va oltre il 2026 e l’assenza dell'atto di indirizzo rappresenta un ostacolo non solo per la categoria, ma per l'intero Servizio sanitario e per la qualità del servizio offerto ai cittadini Medicina generale, è stato di agitazione. (- DottNet)

Lo ha detto l’assessore regionale della Sanità, Armando Bartolazzi, intervenendo ai lavori d’apertura dell’82mo congresso nazionale Fimmg, Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale, in programma fino al 12 ottobre a Villasimius. (La Nuova Sardegna)

“La categoria dei medici di famiglia è in grande sofferenza ma ha ancora le energie per farsi ascoltare”. (Doctor33 )

Scotti: La pazienza dei medici di famiglia sta finendo, siamo pronti allo stato di agitazione e allo sciopero

– Il Consiglio nazionale Fimmg, riunito a Villasimius per l’82simo congresso nazionale, ha dato mandato per la dichiarazione dello stato di agitazione al segretario generale Silvestro Scotti e all’Esecutivo nazionale. (Agenzia askanews)

A rappresentare l’Associazione Nazionale Dentisti Italiani il Presidente nazionale, Carlo Ghirlanda per sottolineare il clima fortemente collaborativo che caratterizza le attuali relazioni tra Odontoiatri e Medici di Medicina generale. (ANDI)

I medici di famiglia sono stanchi e sono ormai da tempo "in forte sofferenza. Siamo pronti ad applicare le prerogative sindacali, dallo stato di agitazione allo sciopero, facendo capire ai nostri pazienti che è in gioco non un interesse di parte, ma la salvaguardia di un diritto collettivo costituzionale che dia un futuro: a noi, ai nostri pazienti, al nostro Ssn e ai giovani che hanno partecipato al concorso per diventare medici di famiglia". (- DottNet)