I nuovi dazi e l’Europa sull’orlo del burrone
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Quasi un’ossessione, frutto del risultato delle elezioni Usa, con Donald Trump convitato di pietra. Ma non ha torto Roberto Vavassori, (Brembo e Anfia), a consigliare di non confondere il dito, cioè i dazi, con la luna, quest’ultima essendo il ben più vasto problema del nuovo scontro planetario sull’Occidente e i suoi valori. A fine secolo, l’Occidente attuale peserà per il 10% della popolazione mondiale. (L'Eco di Bergamo)
Se ne è parlato anche su altri media
Secondo i calcoli di Tax Foundation, durante il suo primo mandato presidenziale, “Tariff man” impose restrizioni su migliaia di prodotti per un valore complessivo di 380 miliardi di dollari. Il neo rieletto presidente repubblicano ha promesso un’ondata di dazi per tutelare l’economia Usa. (La Stampa)
Gentiloni: Svolta protezionistica Usa sarebbe colpo duro e dannosa per entrambe le economie 15 novembre 2024 (Il Sole 24 ORE)
La lezione della precedente amministrazione Trump è che sulle questioni che considera davvero importanti il nuovo presidente negozia in prima persona e con un’attitudine «commerciale», cioè con pochi pregiudizi ideologici e interessato solo ai vantaggi che gli Stati Uniti possono trarre dal risultato finale. (Corriere della Sera)
Rispetto alla stima di nuove politiche protezionistiche negli Usa "è ovvio che questo scenario potrebbe avere ripercussioni in alcuni paesi, in particolare nei paesi" più esposti. "I due paesi con un surplus commerciale più elevato nei confronti degli Usa sono Germania e Italia". (l'Adige)
Per la Germania costo fino all’1%, dice la Bundesbank. Per l’Italia effetto di 4-7 miliardi, rileva Prometeia. (Milano Finanza)
“Nuove politiche protezionistiche negli Usa potrebbero avere ripercussioni in alcuni Paesi manifatturieri della Ue come Germania e Italia”: è l’allarme lanciato dall’eurocommissario Paolo Gentiloni. Ecco perché l’ex Presidente della Bce, Mario Draghi, ha rilanciato subito la sua linea trattativista (FIRSTonline)