DDL Liste di Attesa, SMI: “Prestazioni aggiuntive, è questa la soluzione?”

Dott.ssa Pina Onotri – “Davvero con le prestazioni aggiuntive si vogliono abbattere le liste di attesa?”, si chiede Pina Onotri, Segretario Generale del Sindacato Medici Italiani (SMI) all’approvazione definitiva, alla Camera dei Deputati, del provvedimento sulle liste di attesa. “Il provvedimento licenziato ieri istituisce, presso l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) la Piattaforma nazionale per le liste d’attesa di cui si usufruisce il Ministero della Salute per conoscere i tempi di attesa delle prestazioni, Regione per Regione. (insalutenews)

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Il provvedimento rappresenta un primo passo importante verso l'obiettivo di rispondere in modo efficace ed efficiente alle richieste di salute del cittadino italiano", ma "serviranno le risorse". "Accogliamo con favore e fiducia l'approvazione del Dl liste d'attesa da parte del Parlamento. (Adnkronos)

Alessandra Palma vive a Desio, in Brianza. Milano — «Mio figlio non avrebbe dovuto pagare, visto che in Lombardia per gli under 14 come lui è prevista l’esenzione. (La Repubblica)

Tra accese polemiche politiche con la sinistra che accusa l’esecutivo di privatizzare la sanità invece di investire senza tra l’altro avere le coperture necessarie, nell’idea del governo il nuovo provvedimento servirà a ridurre, appunto, le liste di attesa nel sistema sanitario nazionale dove, ad esempio, i tempi per un’ecografia all’addome nell'Azienda universitaria Friuli Centrale arrivano anche a 498 giorni, un anno e mezzo. (la Repubblica)

Liste di attesa, visite nei weekend in Lombardia ma pesa la carenza di medici e infermieri

"Nonostante l’urgenza e la gravità della condizione nella quale versa la sanità italiana a causa delle liste d’attesa, le soluzioni varate dal Governo centrale sono insufficienti, prive di risorse e mal concepite e rischiano di aggravare ulteriormente il problema. (Orticalab)

La norma del ddl che ha suscitato più interesse, la così detta "salta fila" è prevista dall'articolo 4 del testo e prevede che "al fine di garantire il rispetto della tempistica di erogazione delle prestazioni sanitarie" le visite diagnostiche e specialistiche siano "effettuate anche nei giorni di sabato e domenica e la fascia oraria per l'erogazione di tali prestazioni può essere prolungata". (Today.it)

Il decreto per ridurre le liste di attesa prevede visite ed esami nei fine settimana, ma non stanzia fondi per nuovo personale o attrezzature. Nonostante i 61 milioni di euro stanziati in Lombardia, la carenza di medici e infermieri resta critica. (Sky Tg24 )