Nuova legge per ridurre le liste d'attesa nel sistema sanitario italiano

Il Parlamento italiano ha dato il via libera definitivo al decreto sulle liste d'attesa, trasformandolo in legge. Questo provvedimento, già pubblicato in Gazzetta Ufficiale a giugno, introduce misure urgenti per la riduzione dei tempi delle liste di attesa delle prestazioni sanitarie.

Il decreto, ora legge, introduce nuove regole per ridurre i tempi di attesa per una visita medica con il sistema sanitario nazionale. Ad esempio, i tempi per un'ecografia all'addome nell'Azienda universitaria Friuli Centrale possono arrivare fino a 498 giorni, quasi un anno e mezzo. Con l'entrata in vigore della nuova legge, si prevede una riduzione significativa di questi tempi.

Nonostante l'approvazione, la legge ha suscitato accese polemiche politiche. La sinistra accusa l'esecutivo di voler privatizzare la sanità invece di investire, senza avere le coperture necessarie. Tuttavia, il governo sostiene che il nuovo provvedimento servirà a ridurre le liste di attesa nel sistema sanitario nazionale.

Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha dichiarato in un'intervista al Messaggero che "in autunno vedremo i primi risultati di questo piano per la riduzione delle liste di attesa". Ha inoltre annunciato che chiederà più fondi per la sanità nella prossima Finanziaria. Secondo il ministro, il provvedimento ha una grande valenza: "In Italia non c'è mai stata una piattaforma nazionale, non si sono mai avuti tempi certi per eseguire una visita o un esame".

Altroconsumo, tuttavia, non vede il decreto come una risposta risolutiva e adeguata al problema delle liste d'attesa. Secondo l'associazione, molte delle disposizioni del decreto rispecchiano quanto è già previsto da norme vigenti per i tempi d'attesa, che tuttavia vengono spesso disattese, soprattutto per la cronica mancanza di risorse. L'associazione sottolinea l'urgenza di trovare una soluzione strutturale che garantisca il diritto alla salute dei cittadini.

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