Poche risorse e norme vecchie. Sanità, il bluff sulle liste d’attesa

Poche risorse e norme vecchie. Sanità, il bluff sulle liste d’attesa
Articolo Precedente

next
Articolo Successivo

next
la Repubblica INTERNO

Risorse all’osso, norme vecchie e un arrovellamento della burocrazia. I grandi «passi avanti» per la salute dei cittadini rivendicati dalla premier Giorgia Meloni dopo che il dl Liste d’attesa è diventato legge sono in realtà dei battements, per usare una metafora di danza, utili giusto al riscaldamento. Tra le novità sbandierate e i frutti che secondo il ministro Orazio Schillaci si vedranno dal… (la Repubblica)

La notizia riportata su altre testate

A seguire, il ministro illustra la valenza del provvedimento: “In Italia non c’è mai stata una piattaforma nazionale, non si sono mai avuti tempi certi per eseguire una visita o un esame”. Parola del ministro della Salute, Orazio Schillaci, che in un’intervista al Messaggero – dopo la conversione del decreto sulle liste d’attesa in legge – osserva: “Nella prossima Finanziaria chiederò che vengano previsti più fondi per la sanità”. (opinione.it)

In particolare, con l'istituzione presso Agenas, l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari, della Piattaforma nazionale sulle liste d'attesa sarà possibile avviare un coordinamento tra le diverse Regioni e Province Autonome, attuando quel monitoraggio che come Fondazione The Bridge avevamo più volte evidenziato e sollecitato alle Istituzioni". (Borsa Italiana)

A nome delle quali lancia un appello a tutte le forze politiche, affinché raggiungano «un accordo di alto profilo, superando divisioni ideologiche per arrivare a una riforma che salvi il principio solidaristico e universalistico del nostro Servizio sanitario nazionale… ROMA. (La Stampa)

Liste d’attesa, luci e ombre dai commenti della categoria. Ecco su cosa lavorare

"Nonostante l’urgenza e la gravità della condizione nella quale versa la sanità italiana a causa delle liste d’attesa, le soluzioni varate dal Governo centrale sono insufficienti, prive di risorse e mal concepite e rischiano di aggravare ulteriormente il problema. (Orticalab)

Se per Giovanni Migliore, presidente della Fiaso (Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere): “È necessario lavorare con più determinazione per migliorare l'appropriatezza delle richieste di visite ed esami specialistici. (Doctor33 )

Il decreto, che punta a contrastare un fenomeno che rappresenta una delle piaghe più odiate da parte dei cittadini, è stato approvato ed è diventato legge il 24 luglio 2024. Tra le misure più importanti previste c’è l’introduzione di un Cup unico regionale di prenotazioni, le visite il sabato e la domenica, incentivi ai sanitari impegnati nello smaltimento delle code per visite ed esami. (Sky Tg24 )