Visite mediche e specialistiche, le nuove regole: cosa cambia (da subito)

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Today.it INTERNO

Sulle visite mediche si cambia. Con 171 voti favorevoli e 122 contrari, mercoledì 24 luglio la Camera ha approvato il ddl sulle "misure urgenti per la riduzione dei tempi delle liste di attesa delle prestazioni sanitarie", già approvato dal Senato. La norma del ddl che ha suscitato più interesse, la così detta "salta fila" è prevista dall'articolo 4 del testo e prevede che "al fine di garantire il rispetto della tempistica di erogazione delle prestazioni sanitarie" le visite diagnostiche e specialistiche siano "effettuate anche nei giorni di sabato e domenica e la fascia oraria per l'erogazione di tali prestazioni può essere prolungata". (Today.it)

Ne parlano anche altri media

Minuti per la lettura (Quotidiano del Sud)

I grandi «passi avanti» per la salute dei cittadini rivendicati dalla premier Giorgia Meloni dopo che il dl Liste d’attesa è diventato legge sono in realtà dei battements, per usare una metafora di danza, utili giusto al riscaldamento. (la Repubblica)

Ufficiali le nuove misure per smaltire le liste d’attesa per le prestazioni sanitarie: visite anche sabato e domenica, piattaforma unica nazionale. (Città di Torino)

Malati di tumore umiliati e la vergogna delle liste d'attesa

“Il provvedimento licenziato ieri istituisce, presso l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) la Piattaforma nazionale per le liste d’attesa di cui si usufruisce il Ministero della Salute per conoscere i tempi di attesa delle prestazioni, Regione per Regione. (insalutenews)

A nome delle quali lancia un appello a tutte le forze politiche, affinché raggiungano «un accordo di alto profilo, superando divisioni ideologiche per arrivare a una riforma che salvi il principio solidaristico e universalistico del nostro Servizio sanitario nazionale… ROMA. (La Stampa)

Governatore Luca Zaia le piace il decreto sulle liste d’attesa approvato dal Parlamento e che pone una serie di paletti per risolvere il problema?«È bene che ci sia un’attenzione nazionale su questo tema, sono per il gioco di squadra, quindi ci adeguiamo al decreto. (Corriere della Sera)