L’Ucraina chiude i rubinetti del gas russo – Analisi Difesa
Articolo Precedente
Articolo Successivo
L’Ucraina chiude i rubinetti del gas russo Prima che propaganda e disinformazione (la nostre, non quelle russe) impostino narrazioni “fantasiose” circa lo stop alle forniture di gas russo all’Europa attraverso i gasdotti ucraini e le conseguenze sul caro-energia, ci sono almeno tre punti che vanno evidenziati. Il primo è che la decisione di non rinnovare il contratto con Gazprom per il transito del gas verso la UE (in media 42 milioni di metri cubi al giorno, 14/15 miliardi all’anno, transitati nonostante la guerra in corso) è stata presa dall’Ucraina (per ragioni di “sicurezza nazionale” ha detto il ministro dell’Energia di Kiev) che, in accordo con gli Stati Uniti e alcune nazioni europee, punta a tagliare ogni residua forma di legame politico, commerciale e soprattutto energetico tra Russia e UE. (Analisi Difesa)
Ne parlano anche altri giornali
"Per quanto riguarda la quantità di gas tranquillizzo tutti: non abbiamo problemi, in questo momento abbiamo uno stoccaggio che sfiora l'80%, pertanto riusciamo a fare fronte al passaggio invernale". Per quanto riguarda i prezzi "ci sono alcuni rischi di speculazione, ma secondo molti analisti li abbiamo già scontati nell'ultimo mese", aggiunge. (La Provincia di Cremona e Crema)
E' la stima degli analisti di Goldman Sachs, secondo cui il freddo rappresenta la variabile che potrebbe innescare i maggiori rialzi del gas. (Tiscali Notizie)
“Gas, la Russia blocca i flussi via Ucraina”, titolava giovedì, per dire, il Sole 24 Ore. Se in questi giorni un lettore disattento della grande stampa si fosse fermato ai titoli potrebbe essersi convinto che dal primo di gennaio la Russia ha deciso di non fornire più gas all’Europa attraverso i gasdotti (Il Fatto Quotidiano)
La fine dell'accordo sul transito del gas russo attraverso l'Ucraina ha scatenato un'ondata di panico in Europa, con effetti immediati sul mercato in quanto le temperature sono più rigide della media e si è interrotta l'operatività di un impianto Gnl in Norvegia. (il Giornale)