Un fronte unito e 50 milioni di dollari: Trump riprende la corsa nelle vesti del martire (di G. Belardelli)

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L'HuffPost ESTERI

Per citare uno dei suoi avvocati nel processo Stormy Daniels – della condanna, a Donald Trump non è rimasta che una strada: convincersi che il verdetto finirà per giocare in suo favore nella partita per la riconquista della Casa Bianca, intensificando la retorica del suo essere vittima di una persecuzione giudiziaria a scopi politici. È stato lui stesso a rivelare il nocciolo della sua strategia: “se possono farlo a me, possono farlo a chiunque; sono persone cattive". (L'HuffPost)

Su altre testate

Usa 2024 155 – Anche se l’eventualità è remota, la stampa Usa s’interroga su come e dove sarebbe, e che problemi potrebbe porre, una condanna detentiva per Donald Trump, mentre i sondaggi indicano che l’opinione pubblica è divisa sul verdetto di colpevolezza e confermano la possibilità che il verdetto abbia un impatto sull’esito del voto del 5 novembre. (Giampiero Gramaglia – Gp News)

Quindici anni dopo, è arrivata la risposta: 130 mila dollari per assicurarsi discrezione durante la campagna presidenziale del 2016 ma soprattutto, in questo 2024 che non finisce di sorprendere, 34 capi di imputazione, prima condanna penale per un ex-presidente americano. (Corriere della Sera)

"Questo accanimento lo favorisce nella corsa alla Casa Bianca". Luttwak: "Nella Corte di New York Trump (Secolo d'Italia)

Antonio Tajani lancia un monito a Matteo Salvini dopo che il leader della Lega aveva difeso Donald Trump, condannato a New York per dei pagamenti in nero alla pornostar Stormy Daniels. “Forza Trump? Io dico Forza Italia. (LAPRESSE)

Usa 2024 156 – Dopo la condanna piena, colpevole di tutti e 34 i capi d’accusa, per Donald Trump venne il giorno dell’ira: “Viviamo in uno Stato fascista”, ha detto il magnate ex presidente, che non si sa bene che significato dia alla parola, parlando alla Trump Tower, davanti a una folla di sostenitori venuti – o convocati – ad ascoltarlo dopo avere postato sui social valanghe di insulti e minacce ai magistrati e agli inquirenti, ai testimoni e all’universo mondo democratico anti-Trump, dalla politica allo show-bizz. (Giampiero Gramaglia – Gp News)

Reuters Sono alcune delle tante invettive di Donald Trump, alle quali siamo ormai quasi assuefatti, anche se, ora che ha la palla al piede di una condanna penale, meriterebbe un nuovo soprannome: Donald l’Impresentabile. (Avvenire)