Spaccio, prostituzione e riti di affiliazione violenti: maxi-operazione anti-mafia, 52 arresti
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di Bologna, con 5 persone colpite da entrambi i provvedimenti cautelari) delle quali 52 sono state rintracciate sul territorio nazionale.
Rituali e importanza dei colori. Gli aspiranti affiliati venivano sottoposti ad azioni brutali per far sì che accettassero il codice di comportamento che prevedeva fedeltà assoluta.
), i delitti di tentato omicidio e associazione finalizzata allo spaccio, sfruttamento della prostituzione, rapina, estorsione e lesioni gravissime. (BolognaToday)
Ne parlano anche altre testate
“Volete dire che la Mafia nigeriana è stata sconfitta dal megafono e dalle panchine rimosse?”. Altri tentativi li fece “contattando al telefono la Dia di Bologna e incontrando il ministro Minniti”.Fatti che “credevo avessero contribuito a smuovere le cose per avviare le indagini bloccate dal diniego alle intercettazioni telefoniche”. (Estense.com)
Trentuno misure di custodia cautelare sono state eseguite mercoledì, cinque degli arrestati risiedevano o comunque gravitavano tra Padova, Vicenza e la provincia di Venezia. Il «capo mandamento» per Padova, Vicenza e Venezia si chiama Emmanuel Okenwa, detto «Boogie», dj di musica afro beat. (Corriere della Sera)
L'organizzazione era articolata in varie cellule locali, dette "Deck" ed era specializzata nello spaccio di sostanze stupefacenti e nello sfruttamento della prostituzione. Un sodalizio di stampo mafioso presente in numerose città italiane, su cui da tempo indagavano le Direzioni Distrettuali Antimafia delle Procure della Repubblica di Torino e di Bologna (L'Unione Sarda.it)
Una delle peculiarità dell’articolazione torinese dell’associazione era rappresentata dal ruolo delle donne, le quali venivano affiliate mediante rapporti sessuali di gruppo ed assumevano l’appellativo di “Queen” o “Belle”. (CasertaNews)
Incredibile la mafia nigeriana”. Il prof. Meluzzi riportò i dati sulla delinquenza in Italia riferita agli stranieri: “Sono un pericolo enorme e non ci deve essere negazionismo e nessun velo di omertà”. (Imola Oggi)
Uno di loro è appunto "Popori", questo il nome con cui era conosciuto, residente nel capoluogo berico assieme alla famiglia. Popori venne arrestato insieme a Albert Emanuel Raska a Torino il 26 febbraio 2019 dopo l'ennesima importazione di ingenti quantitativi di droga dall'Olanda. (VicenzaToday)