Morto Piergiorgio Bellocchio, intellettuale militante

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Nel 1962 Piergiorgio Bellocchio ha fondato la rivista "Quaderni piacentini" e l'ha diretta fino alla chiusura, nel 1984.

Lo scrittore e critico letterario Piergiorgio Bellocchio, tra i più noti intellettuali militanti della sinistra eterodossa, che con la sua rivista "Quaderni piacentini" ha dato un contributo determinante al rinnovamento della cultura italiana, è morto la scorsa notte nella sua casa di Piacenza all'età di 90 anni. (Adnkronos)

Se ne è parlato anche su altre testate

A chi scrive nel latte degli ingenui, scevro dai diktat della Storia, pare che Piergiorgio Bellocchio sia l'emblema di un tempo in cui contavano le idee prima delle ideologie Nelle note pubblicate qua e là, rinvenibili in rete, di Piergiorgio Bellocchio si dice di tutto, tranne l'importante. (ilGiornale.it)

Satire e saggi (Scheiwiller, 2007) e Diario 1985-1993 (con Alfonso Berardinelli), Quodlibet, 2010 Nacque poi un «Comitato di direzione» nel quale, assieme ai tre, figuravano Luca Baranelli, Bianca Beccalli, Alfonso Berardinelli, Francesco Ciafaloni, Carlo Donolo, Giovanni Raboni, Giovanni Jervis. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

È morto Piergiorgio Bellocchio, scrittore e critico letterario, fratello del regista Marco. Aveva 90 anni ed è deceduto nella sua Piacenza, la città in cui fondò la rivista di politica e cultura Quaderni Piacentini. (gonews)

Tra le raccolte delle sue prose critiche, Dalla parte del torto (Einaudi), Eventualmente (Rizzoli), L’astuzia delle passioni (Rizzoli), Oggetti smarriti (Baldini Castoldi Dalai), Al di sotto della mischia. (Gazzetta di Parma)

Intellettuale impegnato, Bellocchio fondò la rivista I quaderni piacentini che diresse fino alla chiusura, avvenuta nel 1984. Con Piergiorgio Bellocchio se ne va l’ultimo baluardo del nostro Novecento letterario italiano. (Sololibri.net)

Il diario scolastico è un libro molto interessante di cui varrebbe la pena occuparsi senza fare troppo la parodia come ha fatto Umberto Eco”. ***. Ripubblichiamo qui l’intervista del 25 marzo 2020 che Alberto Saibene ha fatto a Piergiorgio Bellocchio in occasione dell’uscita del suo ultimo libro Un seme d’umanità. (doppiozero)