Il piano per salire a 135 mila soldati italiani «pronti», i carri armati vecchi e i tempi. I dubbi di Meloni sull'atomica di Macron e l'idea della missione Onu a Kiev
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In Ucraina sotto l'egida dell'Onu. O almeno con una «coalizione di volenterosi» che sia ben più ampia del modello europeo immaginato da Parigi. La strategia dell'Italia che spera ancora nel sostegno Usa Serviranno anni perché sul piano militare l’Italia riesca a recuperare i ritardi con gli altri Paesi alleati. Il lavoro dello Stato Maggiore della Difesa su spinta del governo intanto è iniziato, con l’obiettivo di addestrare fino a 40 mila militari in più. (Open)
La notizia riportata su altri giornali
E' quanto prevederebbe il piano di sicurezza nazionale a cui sta lavorando lo Stato Maggiore della Difesa su indicazione del ministro Guido Crosetto. Un intervento da operare in un arco temporale tra i cinque e gli otto anni. (LaC news24)
Lorenzo De Cicco scrive di "un modello che prevede l’aumento di 30-40.000 militari. Ordinari, non riservisti. (Taranto Buonasera)
L’ultimo, in ordine di tempo, a lanciare l’allarme è stato l’ammiraglio Enrico Credentino , capo di Stato Maggiore della Marina Militare che in un’intervista a la Repubblica avverte: per fronteggiare le nuove sfide le risorse della Marina sono sufficienti, «ma per un periodo limitato. (Il Sole 24 ORE)
Mentre infatti la premier è alle prese con le spaccature nella sua maggioranza proprio sul piano da 800 miliardi proposto da vin der Leyen, secondo quanto risulta a La Stampa e la Repubblica si parla sostanzialmente di addestrare tra i 30 e i 40 militari in più - ordinari, non riservisti -, aumentare di un terzo la capacità difensiva italiana, arrivare alla soglia di 135mila soldati. (Fanpage.it)
Le marine francesi e britannica, simili a noi come numero di navi, hanno 10mila persone in più. Le risorse a disposizione della Marina militare sono sufficienti "ma per un periodo limitato. (Secolo d'Italia)
L'ufficiale ha fatto il punto dell'impegno della forza armata in questi anni di tensioni internazionali, che ha visto grande attività da parte delle unità italiane nei mari di tutto il mondo. "Stiamo già lavorando ai progetti navali della generazione successiva: potrebbero essere dotati di propulsori nucleari, grazie alla tecnologia dei nuovi reattori, sia per i caccia che per i sottomarini”. (CittaDellaSpezia)