Medioriente: autorità Gaza, oltre 200 morti in raid israeliani
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Torino, 18 mar. – L’ufficio stampa del governo di Gaza ha comunicato che più di 200 persone sono morte negli attacchi israeliani in diverse aree della Striscia nelle prime ore del mattino. Lo riporta Al Jazeera. LaPresse (LAPRESSE)
Se ne è parlato anche su altre testate
La portavoce del Ministero degli Esteri cinese, Mao Ning, ha espresso preoccupazione per la situazione attuale e ha esortato le parti coinvolte a evitare azioni che possano causare un'escalation e peggiorare la crisi umanitaria. (ilmessaggero.it)
Israele: "Combattiamo fino alla ripresa degli ostaggi" (QUOTIDIANO NAZIONALE)
– Il Forum dei familiari degli ostaggi israeliani ha condannato la ripresa degli attacchi nella Striscia di Gaza, accusando il governo di “aver scelto di rinunciare agli ostaggi” e chiedendo di riprendere i negoziati sull’accordo di cessate il fuoco. (Agenzia askanews)
Le sirene delle ambulanze che risuonano nella notte, cittadini con torce e luci degli smartphone cercano di illuminare tra le macerie alla ricerca di vicini e parenti rimasti sepolti sotto il crollo dei palazzi, feriti trasportati con coperte e barelle di fortuna: sono le prime immagini dalla Striscia di Gaza dopo gli attacchi sferrati da Israele nella notte tra il 17 e il 18 marzo in una violazione del cessate il fuoco che durava da un paio di mesi. (Corriere TV)
7:10 - Hamas, "Il bilancio dei raid israeliani è di oltre 330 morti" Crolla la treguta tra Israele e Hamas. Diversi i raid delle fortzei israeliane nella Striscia di Gaza, centinaia i morti. Netanyau accusa l'organizzazione terroristica di aver "ripetutamente rifiutato di liberare gli ostaggi e respinto tutte le proposte ricevute dall'inviato del presidente degli Stati Uniti, Steve Vitkoff". (il Giornale)
Cinquantanove giorni dopo è di nuovo guerra nella Striscia di Gaza. La tregua è saltata. Ed è saltata nel modo più inatteso: con un’offensiva “preventiva” su larga scala dell’esercito israeliano, lanciata a sorpresa e a negoziato ancora aperto. (la Repubblica)