L'avviso della Corte costituzionale: la riforma sia per i cittadini non per i partiti
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Al centro della decisione della Consulta c’è lo Stato nella forma e nelle funzioni previste dalla Costituzione del 1948, con i suoi principi guida: l’unità della Repubblica, la solidarietà e — soprattutto — l’eguaglianza dei cittadini e la garanzia dei loro diritti. Insieme a quelli introdotti successivamente, come l’equilibrio di bilancio. È sulla base di questi criteri che è stata giudicata (e in buona parte bocciata) la legge sull’autonomia differenziata, recuperando il senso costituzionale originario del regionalismo. (Corriere della Sera)
Se ne è parlato anche su altre testate
In sintesi: il ricorso delle regioni rosse contro la legge Calderoli è poco fondato, ma la Consulta dà alcune indicazioni su come dare una "regolata" Considerando invece illegittime specifiche disposizioni dello stesso testo legislativo. (Secolo d'Italia)
La sintesi, brutale, potrebbe essere abbozzata così: la Corte, pur non considerando incostituzionale l’intera legge sull’Autonomia, ne demolisce aspetti centrali (leggi qui Federica Olivo). (L'HuffPost)
Il referendum sull’autonomia differenziata si celebrerà dopo la sentenza della Corte costituzionale di ieri che ne ha cassato i due principi fondanti e ne ha «interpretato» altre norme in senso opposto a quello in cui si stava muovendo il governo? Prima ancora del tema della sua ammissibilità (ancora da parte della Consulta che dovrà pronunciarsi a gennaio) la parola passa ora alla Cassazione, che dovrà dire se residuano nella legge Calderoli altri punti su cui possa essere celebrato il referendum. (il manifesto)
Roma, 14 nov. Lo sottolinea la presidenza della Regione Sardegna.“Tutte le disposizioni dichiarate incostituzionali infatti – prosegue la presidenza della Sardegnba- figurano tra quelle impugnate dalla Regione Sardegna, la quale colleziona tra le regioni ricorrenti il più alto numero di motivi di impugnazione accolti. (Agenzia askanews)
La Corte costituzionale ha acco… (la Repubblica)
Tutte le disposizioni dichiarate incostituzionali figurano tra quelle impugnate dalla Regione, che colleziona tra le Regioni ricorrenti il più alto numero di motivi di impugnazione accolti. La Consulta ha dichiarato l’incostituzionalità di diversi passaggi della legge sull’autonomia differenziata. (SardiniaPost)