Trimestre in rosso per StM. Il ceo Jean-Marc Chery annuncia un nuovo taglio delle stime sul fatturato 2024

Il gruppo italo-francese, nel secondo trimestre dell’anno, ha sofferto di un calo della domanda da parte delle case automobilistiche. Ora la società si aspetta ricavi per il 2024 in un intervallo compreso tra 13,2 e 13,7 miliardi (Milano Finanza)

Ne parlano anche altri giornali

Stmicroelectronics ha registrato nel secondo trimestre ricavi per 3,23 miliardi dollari (-25,3%), un margine lordo del 40,1% e un utile netto di 353 milioni in calo del 64,8% rispetto allo stesso periodo 2023. (Tuttosport)

In particolare Stm ha messo in evidenza che l’utile netto e gli utili per azione dopo la diluizione sono diminuiti rispettivamente a 353 milioni di dollari e a 0,38 dollari rispetto a 1,00 miliardo di dollari e 1,06 dollari nello stesso trimestre dell’anno scorso. (Finanzaonline)

I numeri del secondo trimestre 2024 di STMicroelectronics (STMMI), che saranno diffusi al mercato prima dell'apertura delle contrattazioni giovedì 25 luglio, non dovrebbero rappresentare un punto di svolta per le quotazioni del colosso italo-francese del settore dei chip. (Morningstar)

Piazza Affari: brillante l'andamento di STMicroelectronics

Conti STM 2° trimestre 2024 – Ricavi e marginalità STM ha chiuso il 2° trimestre del 2024 con ricavi per 3,23 miliardi di dollari, in flessione del 25,3% rispetto ai 4,33 miliardi realizzati nello stesso periodo dell'anno precedente, in seguito a maggiori ricavi in Personal Electronics, in parte controbilanciati da ricavi inferiori alle aspettative nell’Automotive. (SoldiOnline.it)

Ancor più che i risultati a spaventare gli investitori è stata la revisione delle stime per l’intero anno con ricavi previsti nel range di 13,2-13,7 miliardi di dollari rispetto ai 14-15 miliardi di dollari delle indicazioni precedenti. (Il Sole 24 ORE)

Balza in avanti l', che amplia la performance positiva odierna, con un incremento del 2,31%.L'analisi settimanale del titolo rispetto almostra un cedimento rispetto all'indice in termini di forza relativa di, che fa peggio del mercato di riferimento. (LA STAMPA Finanza)