Foggia, invaso di Occhito sempre più a secco. L'allarme: «A metà agosto non ci sarà più acqua per l'agricoltura»

A metà agosto la provincia di Foggia non avrà più acqua per irrigare le campagne. L’allarme è stato lanciato nel report dell’osservatorio sulle risorse idriche dell’Anbi, l’associazione nazionale bonifiche irrigazioni miglioramenti fondiari pubblicato qualche giorno fa e che ha evidenziato come l’invaso di Occhito, «il bacino da 250 milioni di metri cubi d'acqua, posto tra le regioni Molise e Puglia, a servizio dell'agricoltura del Tavoliere e, al contempo, fonte preziosa di risorsa destinata all'uso potabile, immessa nell'Acquedotto Pugliese in soli 8 giorni, ha visto ridursi i propri volumi di oltre 15 milioni di metri cubi». (Foggia)

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Questa mattina una delegazione composta dai vertici regionali e provinciali dell’organizzazione agricola assieme ad alcuni soci e ai sindaci di Lavello e Melfi, Antonio Carretta e Giuseppe Maglione, ha incontrato il prefetto per chiedere un intervento. (Sassilive.it)

Ma anche nel manifatturiero si sta cercando di mettere a punto le prime stime: Confindustria Sicilia ha chiesto alle aziende più esposte, che più utilizzano l’acqua per gli impianti di raffreddamento, di fornire informazioni sulle maggiori spese affrontate da quando gli invasi si sono svuotat… (la Repubblica)

Nella piana di Lavello circa 3000 ettari a rischio per le elevate temperature estive e per la scarsità di acqua disponibile (Terra è vita)

Previsto un incontro con il prefetto di Potenza Michele Campanaro per risolvere la questione siccità che non può più attendere Una delegazione di Coldiretti Basilicata ha incontrato stamani a Potenza il prefetto Michele Campanaro a margine di un presidio organizzato in piazza Pagano. (TRM Radiotelevisione del Mezzogiorno)

Crisi idrica, comparto agricolo lavellese. Di seguito la nota inviata da Donato Gallo, presidente del CAL (Coordinamento Agricoltori Lucani). Il mondo agricolo di Lavello è in preda ad una crisi imprevista, dalle scarse produzioni cerealicole ed il basso prezzo di mercato delle stesse, si passa ora alla mancanza di acqua per le produzioni ortofrutticole. (Sassilive.it)