Biglietti aerei, arriva la stangata: rincari dal primo gennaio 2025

Per i sardi si preannuncia un’altra batosta in tema di trasporti e continuità negata. È in arrivo un aumento sui biglietti aerei, perché la tassa sull’ambiente imposta dall’Unione europea ai vettori sarà fatta pagare ai passeggeri: per i collegamenti da e per l’Isola si prevedono rincari tra i 5 e i 7 euro a tratta a partire dal primo gennaio 2025, che con gli anni sono destinati a crescere. Lufthansa – la compagnia aerea tedesca che si sta sposando con Ita Airways (che opera le rotte da Cagliari verso Roma e Milano) – sta facendo da apripista: a tutti i biglietti acquistati da ieri viene applicato un sovrapprezzo, da 1 a 72 euro, a seconda della lunghezza della tratta. (L'Unione Sarda.it)

Ne parlano anche altre testate

Aumentano di nuovo i costi dei biglietti aerei per l'estate, stavolta a causa degli adeguamenti che alcune compagnie aeree hanno in programma per via della nuova svolta green adottata dall'Unione Europea. (SiViaggia)

Dal prossimo anno, ogni volo che partirà da una stazione aerea dell'Ue dovrà avere con sé una quota minima di carburante sostenibile per l'aviazione (Saf). (Quotidiano di Sicilia)

Si chiama "supplemento per costi ambientali" e presto dovrebbe essere applicato anche da altre compagnie aeree. Il primo a muoversi è stato il gruppo Lufthansa: dal 26 giugno, chi acquista un volo programmato per il 2025 pagherà un sovraprezzo fino a 72 euro per ogni biglietto. (EuropaToday)

Turbolenze sul settore aereo. Volare sarà sempre più caro

Il supplemento è destinato a coprire parte dei costi aggiuntivi, in costante aumento, legati ai requisiti normativi cui le compagnie aeree sono tenute a rispondere in materia ambientale. (Travel Quotidiano)

Un incremento dei prezzi dei biglietti aerei è in arrivo in Europa. A dimostrarlo è l’aumento dei prezzi già annunciato da Lufthansa, che come riporta il Corriere della Sera, dal 26 giugno, per tutte le partenze dall’1 gennaio 2025 in poi, ha introdotto un supplemento ambientale. (WIRED Italia)

E ancora: le crescenti difficoltà dei costruttori – Boeing ma ora anche la francese Airbus – nel trovare componenti quali motori, aerostrutture e attrezzature da cabina; l’aumento del numero di passeggeri a livello mondiale a fronte di un minor numero di aerei disponibili; infine, a rigirare il coltello in una ferita già aperta, ci si mettono anche le norme europee sul carburante green che impongono, dal 2025 al 2050 una sempre maggiore quota di rifornimento bio per gli aerei in partenza dal territorio dell’Unione europea, che ha già portato Lufthansa ad annunciare, proprio questa settimana, aumenti del prezzo dei biglietti fino a 72 euro dal prossimo primo gennaio. (L'HuffPost)