Il Mondiale di calcio nel deserto dei diritti: la scelta dell’Arabia Saudita è un caso
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MILANO — Un Mondiale itinerante, diviso fra tre continenti, con voli a 10mila chilometri di distanza. Un altro concentrato in un solo regno, con un uomo forte al comando e tante contraddizioni. La Fifa ha ufficializzato le sedi per la Coppa del mondo del 2030 e del 2034. La prima, sarà ospitata da Spagna, Portogallo e Marocco e per celebrare il centenario del primo Mondiale del 1930 prevede tre p… (la Repubblica)
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I mondiali di calcio in Arabia Saudita non si terranno prima del 2034, ma sono già oggetto di proteste da parte di Ong, tifosi, calciatori e attivisti. Il timore è che si possa verificare un caso simile a quello del Qatar, dove il torneo ospitato nel 2022 è stato macchiato da violazioni dei diritti umani e dalla morte di migliaia di operai che hanno costruito gli stadi, costretti a lavorare sotto il sole cocente senza tutele per la propria salute. (Open)
E' ufficiale: la FIFA ha assegnato in via definitiva le sedi dei Mondiali 2030 e 2034: la prima edizione citata si svolgerà in Spagna, Marocco, Portogallo, la seconda invece si terrà in Arabia Saudita (Tutto Napoli)
Non c'erano concorrenti e la decisione è arrivata per acclamazione durante uno straordinario congresso virtuale. Nel primo caso la scelta è ricaduta su Marocco, Portogallo e Spagna, quattro dopo toccherà all’Arabia Saudita. (Quotidiano Sportivo)
Spagna, Portogallo e Marocco organizzeranno l'edizione del 2030 con le prime tre partite che si giocheranno in Uruguay, Argentina e Paraguay. Nel 2034, invece, nessuna concorrenza per l'Arabia Saudita. (Tuttosport)