Ercolano, anniversario dell'arma dei carabinieri a Villa Campolieto: «Un punto di riferimento per la comunità»

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ilmattino.it INTERNO

Nella splendida e suggestiva cornice di Villa Campolieto ad Ercolano, in “Piazza Esedra”, è stato celebrato il 210° annuale della fondazione dell’arma dei carabinieri. L’evento, al quale hanno presenziato autorità politiche, civili e militari, ha avuto inizio con la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica e dell’ordine del giorno del comandante generale dell’arma dei carabinieri. Accanto alla bandiera di guerra del 10° reggimento carabinieri “Campania” e al reparto di formazione, in rappresentanza delle componenti territoriali e specializzate dell’arma, erano schierati i gonfaloni del Comune di Napoli, insignito di Medaglia d’Oro al Valor Militare e della Croce d’oro al merito dell’arma dei carabinieri, della Regione Campania, della città metropolitana di Napoli e del Comune di Ercolano. (ilmattino.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Questo interessante percorso formativo, che prenderà il via dal mese di settembre, offrirà l’opportunità di specializzarsi a titolo gratuito in un settore in costante crescita, che fa dialogare l’agroalimentare, l’alimentazione, il territorio, la salute, tradizione e innovazione. (Normanno.com)

Vi è una lunga tradizione dell'Arma, il Comando provinciale ha ricevuto tanti giovani che ci rende più semplice l'interazione con le nuove generazioni». (ilgazzettino.it)

In realtà sulla vicenda da mesi è in corso un braccio di ferro tra la magistratura, il Comune e i titolari dei banchi che nel mese di dicembre (leggi qui) si sono visti notificare un decreto di sequestro delle aree. (Frosinone News)

La cerimonia si è svolta alla presenza del Comandante Interregionale Carabinieri “Culqualber”, Generale di Corpo d’Armata Giovanni Truglio, quale più alta carica militare e Autorità di Vertice dell’Arma dei Carabinieri, accompagnato dai Comandanti delle Legioni Carabinieri “Sicilia” e “Calabria”, nonché delle più alte cariche istituzionali, civili, militari e religiose delle due regioni. (BlogSicilia.it)

«Sebbene dopo lo strascico positivo post-pandemico nel 2023 i furti sono aumentati del 6% - ha spiegato Calandro - nella nostra provincia registriamo un’incidenza di 664 furti ogni 100.000 abitanti a fronte dei 1.735 a livello nazionale e dei 1.751 a livello regionale: meno della metà. (ilmattino.it)

Perchè solo grazie ai cittadini si può debellare il fenomeno mafioso da questa provincia». Manca l’ultimo miglio che vogliamo percorrere con la cittadinanza. (La Gazzetta del Mezzogiorno)