1,3 milioni di italiani hanno già detto no all’autonomia differenziata
Questa mattina il Comitato Promotore per il referendum abrogativo della legge 86/2024 sull’autonomia differenziata ha depositato le firme raccolte, che ammontano a 1.291.488. Di queste 553.915 sono state apposte per via digitale sull’apposita piattaforma, mentre 737.573 sono state raccolte manualmente ai banchetti sui moduli vidimati. «I risultati qui riportati», scrive il Coordinamento per la Democrazia Costituzionale – Cdc, «smentiscono quanti, fra i quali il ministro Calderoli, hanno sostenuto che l’elevato numero di firme fosse dovuto alla possibilità di firmare sulla piattaforma digitale dal computer di casa. (Vita)
Ne parlano anche altri giornali
ROMA (ITALPRESS) – “E’ facile dire ‘abbiamo raccolto una marea di firme’ per il referendum se tu racconti che l’autonomia differenziata, così come l’abbiamo approvata, è un qualcosa che serve a penalizzare il Sud e favorire il Nord. (OglioPoNews)
Le firme cartacee si sommano a quelle on line, che in Campania sono arrivate a 103000, e hanno visto un contributo di tutta la regione, con un totale di 180 mila firme, ai banchetti, nelle sedi e sui luoghi di lavoro. (anteprima24.it)
L'Autonomia differenziata spaccherà il Paese e questo governo è pronto ad appesantirne ulteriormente gli effetti. Circolano voci sul fatto che sia in arrivo un documento che addirittura differenzia i servizi, i diritti, su base geografica, siamo al ritorno delle gabbie salariali. (il Dolomiti)
"E' una giornata importante, soprattutto è importante che la prossima primavera sia una primavera nella quale i cittadini italiani possano esprimersi direttamente, votando per referendum, da questo contro l'autonomia differenziata a quello sulla cittadinanza, leggendo la rassegna stampa di oggi mi sembra che questi referendum diano fastidio a molti, facciano un pò paura, si comincia a dire addirittura che sono troppi. (il Giornale)
Depositate firme contro Autonomia, Magi: "Giornata importante, referendum danno fastidio" 26 settembre 2024 (Il Sole 24 ORE)
Si aprono interessanti prospettive per la prosecuzione della campagna di scavi avviata dal Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana, su impulso della Santa Sede, in località Ceraso in un’area ricompresa tra i comuni di Squillace e Stalettì, in provincia di Catanzaro. (Corriere di Lamezia)