Negli ultimi dieci giorni Salvini ha contraddetto Meloni su guerra, sicurezza, pensioni, salari, carcere, balneari... (continua)

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Ucraina Guerra tra Gaza e Israele

Dopo aver dato vita al gruppo dei Patrioti per l’Europa, che ha scalzato l’Ecr di Giorgia Meloni dalla terza posizione nel Parlamento europeo, Matteo Salvini ha ripreso il tema dello stop agli invii militari all’Ucraina. “Più armi si inviano, più la guerra va avanti”, ha detto proprio mentre Meloni esponeva la posizione diametralmente opposta al vertice Nato di Washington, dove ha incrementato di 400 milioni di euro il valore del sostegno militare italiano a Kiev (L'HuffPost)

Ne parlano anche altri media

"Dal mio punto di vista i missili ammazzano le persone, io sono contrario a fare in modo che in Ucraina e in Russia sempre più soldati muoiano". "Sono stato in Ucraina un anno fa con la commissione Esteri della Camera, laddove si combatte la guerra, e i civili non vogliono morire, vorrebbero la pace e tornare a lavorare - aggiunge -. (Il Messaggero Veneto)

"Più armi si inviano, più la guerra va avanti". Con la premier Giorgia Meloni a Washington a discutere di spese militari e maggiore sostegno a Kiev, il leader del Carroccio e altri esponenti di punta del suo partito, che in passato non hanno celato la loro simpatia verso Vladimir Putin, esprimono i loro distinguo rispetto alla linea ufficiale del governo e alle risoluzioni votate nelle aule del Parlamento. (Today.it)

(NPK) Fonte: u.s. Chigi (Tiscali Notizie)

La Nato, la guerra, Orbán... Quante se ne danno Salvini e Tajani (Meloni silente sta col secondo) (di A. Raimo)

Mentre a Washingont si stanno spegnendo i riflettori sul summit della Nato, arrivato oggi alla sua ultima giornata, la premier Giorgia Meloni e il primo ministro ucraino Volodymyr Zelensky hanno avuto un incontro bilaterale in terra statunitense per discutere dell' «andamento del conflitto in corso, a partire dalle gravi conseguenze del bombardamento russo dell'ospedale pediatrico di Kiev». (ilmessaggero.it)

Riguardo l'altro capitolo estero, quello dell'Europa, le trattative sono in corso e nonostante i problemi derivanti dal fatto che la Meloni è oggettivamente al di fuori della coalizione maggioritaria, si può ipotizzare che alla fine sarà conquistato per l'Italia un ruolo non secondario. (Italia Oggi)

A onore del vero, per la Lega si sono esposti Massimiliano Romeo, Andrea Crippa e Roberto Vannacci. (L'HuffPost)