Divergenze nel governo italiano sulla questione ucraina

Giorgia Meloni, presidente del Consiglio italiano, ha espresso la sua soddisfazione per il recente vertice della NATO. Durante l'incontro, ha avuto l'opportunità di discutere con Volodymyr Zelensky, presidente dell'Ucraina, sul conflitto in corso e sulla conferenza per la ricostruzione dell'Ucraina che l'Italia ospiterà nel giugno 2025.

Meloni ha sottolineato il suo sostegno a Kiev e ha aperto alla possibilità di un secondo mandato per Ursula von der Leyen alla Commissione Europea. Ha anche criticato Matteo Salvini, leader della Lega, per la sua posizione sull'Ucraina. Meloni ha dichiarato di essere fiera dell'invio di missili a Kiev, che considera armi difensive.

Andrea Crippa, vicesegretario della Lega, ha risposto alle dichiarazioni di Meloni, esprimendo la sua contrarietà all'invio di armi in Ucraina. Secondo Crippa, i missili non sono armi difensive e l'invio di armi alimenta la guerra, contribuendo alla morte di persone sia in Russia che in Ucraina. Crippa ha sottolineato la necessità di un processo negoziale che abbia come unico scopo la pace.

La posizione di Meloni ha creato tensioni all'interno del governo italiano. La Lega, fresca di adesione ai Patrioti per l'Europa, ha alzato il tiro andando contro le posizioni della presidente del Consiglio. Salvini ha definito "un colpo di Stato" il bis di Ursula von der Leyen proprio mentre Meloni apre al voto favorevole di Fdi, legandolo al risultato che l'Italia deve ottenere "per il suo peso".

Per saperne di più:
Ordina per: Data | Fonte | Titolo