Sulle armi all'Ucraina è scontro tra Lega e Forza Italia

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"Più armi si inviano, più la guerra va avanti". La risposta del vicepremier Matteo Salvini a un suo follower, durante una delle sue numerose dirette social, ha prodotto diversi mugugni nella maggioranza. Con la premier Giorgia Meloni a Washington a discutere di spese militari e maggiore sostegno a Kiev, il leader del Carroccio e altri esponenti di punta del suo partito, che in passato non hanno celato la loro simpatia verso Vladimir Putin, esprimono i loro distinguo rispetto alla linea ufficiale del governo e alle risoluzioni votate nelle aule del Parlamento (Today.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Parole decisamente pesanti: «Se vota per Ursula von der Leyen potrebbe essere la sua fine». Pioggia sul bagnato, dal momento che la premier era già furibonda per la guerriglia degli ultimi giorni ma probabilmente, pur non potendolo ammettere, per lo scherzetto fattole con lo scippo di numerosi europarlamentari trasmigrati dal gruppo Ecr, quello di Giorgia, ai Patrioti di Orban, Le Pen e dello stesso Salvini. (Il Dubbio)

"La pace si può fare solo grazie all'aiuto militare occidentale. Salvini ha detto che è chiaro che se si continua solo la linea militare la guerra non finirà mai. (Il Messaggero Veneto)

Mentre a Washingont si stanno spegnendo i riflettori sul summit della Nato, arrivato oggi alla sua ultima giornata, la premier Giorgia Meloni e il primo ministro ucraino Volodymyr Zelensky hanno avuto un incontro bilaterale in terra statunitense per discutere dell' «andamento del conflitto in corso, a partire dalle gravi conseguenze del bombardamento russo dell'ospedale pediatrico di Kiev». (ilmessaggero.it)

Meloni deve smarcarsi in fretta da Salvini

Con tre dichiarazioni di fila il Carroccio prende di mira Giorgia Meloni che a Washington ha annunciato l’incremento delle spese militari per aiutare l’Ucraina e l'invio del sistema di difesa aerea Samp-T. (L'HuffPost)

Minuti per la lettura Matteo Salvini nemico numero 1 di Giorgia Meloni, il Capitano punta a logorare la premier per riconquistare la leadership del centrodestra e attacca il sostegno militare all’Ucraina (Quotidiano del Sud)

Giorgia Meloni, a Washington, in occasione del 75esimo anniversario della Nato, ha confermato la determinazione nel tenere la barra dritta in politica estera: leale partecipazione alla Nato, impegno per rendere prioritari gli investimenti nella difesa fino a raggiungere nel tempo il 2% del Pil, sostegno anche armato all'Ucraina contro l'aggressione espansionistica della Russia. (Italia Oggi)