Auto elettriche, l'Europa deve decidersi sui dazi contro quelle cinesi

È ormai tutto pronto per il voto dell'Unione europea che oggi dovrebbe sancire l'introduzione di dazi fino al 45% sulle importazioni di auto elettriche dalla Cina, in quello che rappresenta il più importante scontro commerciale tra Bruxelles e Pechino degli ultimi anni. La proposta della Commissione europea arriva al termine di un'indagine anti-sovvenzioni durata un anno, che ha concluso come i sussidi statali cinesi stiano favorendo una concorrenza sleale nei confronti dei produttori europei. (WIRED Italia)

Se ne è parlato anche su altre testate

(Keystone-ATS) Via libera dei paesi Ue all’introduzione dei dazi aggiuntivi definitivi fino al 36,3% sulle auto elettriche cinesi in risposta ai maxi sussidi sleali elargiti da Pechino: lo si apprende da fonti europee a margine del voto a Bruxelles (tvsvizzera.it )

L’Unione Europea si è spaccata sulla proposta di introdurre dazi nei confronti di alcuni produttori di auto elettriche assemblate in Cina. (Il Fatto Quotidiano)

Al voto del Comitato per la difesa del commercio i Paesi Ue non è stata raggiunta né la maggioranza qualificata a favore né quella contro. L'Europa si è spaccata sui dazi alle auto elettriche cinesi. (Liberoquotidiano.it)

Paesi Ue spaccati sui dazi alle e-car cinesi: Italia e Francia a favore, Germania contro. Berlino: "Non innescare guerra commerciale"

La decisione passa quindi alla Commissione, che a quanto punto li confermerà. Al voto del comitato per la difesa del commercio i Paesi Ue non è stata raggiunta nè la maggioranza qualificata a favore nè quella contro. (la Repubblica)

"La proposta della Commissione europea di imporre dazi compensativi definitivi sulle importazioni di veicoli elettrici a batteria (BEV) dalla Cina ha ottenuto il sostegno necessario dagli Stati membri dell'UE per l'adozione di tariffe. (Italia Oggi)

Via libera all’imposizione di dazi sulle importazioni di veicoli elettrici a batteria dalla Cina. LA proposta della Commissione europea ha infatti ottenuto il supporto necessario dagli Stati membri e “rappresenta un altro passo verso la conclusione dell’indagine anti-sovvenzioni della Commissione Ue”, sottolinea una nota di Bruxelles (Energia Oltre)