La banana di Cattelan venduta per 6,2 milioni di dollari: chi l'ha comprata e perché il valore si è moltiplicato di 50 volte
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Million Dollar Banana. Non c’è pellicola più calzante per descrivere quello che è andato in scena la sera del 20 novembre a New York. Una vera e proprio banana (d'oro) si è mangiata la Mela durante la serata di gala della Contemporary targata Sotheby’s. Come avevamo ampiamente anticipato la scorsa settimana sulle colonne del Corriere, la oramai celebre “Banana” di Maurizio Cattelan ha bruciato qualsiasi previsione (la stima era di 1-1,5 milioni di dollari) realizzando la cifra monstre di 6,2 milioni di dollari. (Corriere della Sera)
La notizia riportata su altri media
Il valore di Comedian si è moltiplicato di oltre 50 volte per via della sua iconicità e della possibilità offerta durante la serata di gala della Contemporary targata Sotheby’s di pagare in criptovalute. (Milano Finanza)
Nel dicembre del 2019, il mondo dell’arte contemporanea fu sconvolto da una notizia che fece il giro del globo: un’opera d’arte apparentemente semplice, una banana attaccata con del nastro adesivo a una parete, veniva presentata ad Art Basel Miami. (Finestre sull'Arte)
Una cifra molto alta per una delle opere più celebri e discusse degli ultimi anni: un critico d'arte ci spiega perché l'installazione vale questo prezzo e come anche la sua compravendita faccia parte del messaggio dell'artista. (Fanpage.it)
La storia della banana di Maurizio Cattelan comincia ad Art Basel Miami nel 2019 e finisce due giorni fa all’asta Sotheby’s di New York. Alla fine Comedian, provocazione artistica e riflessione sul valore che attribuiamo agli oggetti, ha raggiunto il suo obiettivo. (ilmessaggero.it)
La banana appiccicata al muro invece s'intitola Comedian, la somiglianza con la performance del gallerista sta anche nel sistema usato per attaccarla, e cioè un nastro adesivo grigio-argento, ma in questo caso si tratta di un'opera vera e propria, multipla, realizzata in tre copie. (il Giornale)
"Quanto accaduto stanotte a New York sulla banana di Cattelan, dimostra che l'opera d'arte non è più un bene rifugio ma un bene di fuga. Non è più una cosa che si rivaluta come un immobile ma una cosa che appartiene al nostro pensiero. (Adnkronos)