“Murate le finestre delle case, non dovete vedere le donne”: il nuovo ordine dei talebani in Afghanistan
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Le donne non devono essere visibili, neanche dalle finestre di casa. Dunque vanno murate tutte quelle finestre degli edifici residenziali attraverso le quali è possibile vedere “il cortile, la cucina, il pozzo del vicino e altri luoghi” che solitamente utlizzano. Vederle infatti potrebbe portare ad atti osceni. Dopo averle costrette a indossare il velo, averle escluse dagli spazi pubblici e dalla scuola oltre la prima media, e vietato l’accesso a gran parte dei lavori, incluso quello nelle Ong, adesso contro le donne afghane arriva un nuovo provvedimento destinato a rendere sempre più totalizzante la loro segregazione. (Il Fatto Quotidiano)
Se ne è parlato anche su altri media
I talebani hanno minacciato che chiuderanno tutti i gruppi non governativi nazionali e stranieri in Afghanistan che impiegano donne. (Sky Tg24 )
Dopo aver vietato la loro immagine fisica e perfino la voce degli esseri umani di sesso femminile negli spazi pubblici, ora i talebani arrivano all'estremo di elevare il loro assillo a regola urbanistica. (il Giornale)
Il portavoce Zabihullah Mujahid ha reso noto che il provvedimento ad impedire "atti osceni" . L’ennesimo attacco nel silenzio delle nostre femministe, sempre in prima linea per parlare del presunto patriarcato dell’uomo occidentale. (il Giornale)
L'ospedale di Anabah è un luogo dove le donne si battono per continuare a lavorare perché lì “sentono di poter fare la differenza”. (Il Fatto Quotidiano)
Dopo averle costrette a indossare il velo, averle escluse dagli spazi pubblici e dalla scuola oltre la prima media, e vietato l’accesso a gran parte dei lavori, ora arriva un ulteriore restrizione: alle donne sarà vietato lavorare nelle Ong. (Il Fatto Quotidiano)
Continua a intensificarsi, senza tregua, la repressione della libertà delle donne in Afghanistan. Ora, un nuovo decreto emesso dai talebani al potere vieta la costruzione di finestre che possano dare su aree frequentate dalle donne, come «cortili, cucine o pozzi». (Open)