Bracciante morto, datore di lavoro indagato da cinque anni per caporalato

La vicenda di Cisterna di Latina Il padre dell’uomo che ha abbandonato il bracciante Satnam Singh davanti casa, dopo che l’indiano aveva perso il braccio destro in un incidente sul lavoro, nella sua azienda agricola, da cinque anni è indagato per reati di caporalato. Il procedimento è ancora in attesa dell’udienza preliminare davanti al tribunale di Latina. La notizia è stata diffusa ieri, sabato 22 giugno, dal telegiornale di La7, pubblicando, in esclusiva, un documento giudiziario. (BlogSicilia.it)

Ne parlano anche altri media

Emergono nuovi dettagli sul caso della morte di Satnam Singh. (Today.it)

Mentre la città si ferma e scende in piazza per dire no al caporalato, allo sfruttamento, per dire che non si può morire come Satnam Singh, il bracciante indiano scaricato dal suo datore di lavoro in strada con un braccio mozzato e le gambe schiacciate da un macchinario nella sua azienda, emerge un altro fatto terribile in questa storia che ha i connotati dell’orrore. (ilmessaggero.it)

La manifestazione in piazza a Latina in memoria di Satnam Singh, il bracciante indiano 31enne tragicamente morto abbandonato davanti casa dopo essere intrappolato in un'azienda agricola di Borgo Santa Maria (nel Latinense) in un macchinario a rullo che aveva tranciato di netto il suo braccio destro, si è trasformato in evento politico-militante. (il Giornale)

Morte di Satnam, Renzo Lovato era sotto indagine per caporalato

Non sono mancate le polemiche per le parole considerate inopportune da parte del padre dell’indagato per la morte di Satnam Singh, Renzo Lovato. Il padre del 38enne Antonello Lovato, che è indagato per omicidio colposo, omissione di soccorso e violazione della normativa sul lavoro, è stato intervistato dal TG1 all’indomani della tragedia del 31enne “Navi”. (Latina Tu)

La morte, terribile, di Satnam Singh ha colpito l'opinione pubblica e riempie il dibattito televisivo. Una vicenda atroce, quella del bracciante prima mutilato, poi abbandonato in strada e, infine, morto a Latina. (Liberoquotidiano.it)

Quando Renzo Lovato, il papà di Antonello, l’uomo che ha scaricato Satnam Singh e il braccio amputato, ha dichiarato in tv che era stata una leggerezza del lavoratore costata cara a tutti, sapeva di cosa parlava. (latinaoggi.eu)