Migranti in Albania, selezione e ritorni

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INTERNO

Nella notte di domenica, a 15-20 miglia a sud di Lampedusa, si è verificata una selezione tra i migranti salvati dalle motovedette della Guardia di Finanza. Gli egiziani e i bengalesi, tutti maschi, sono stati caricati sulla nave Libra della Marina Militare e destinati all'Albania. Gli altri, di altre nazionalità, insieme a donne, bambini e persone fragili, sono stati portati a Lampedusa. Tuttavia, quattro dei sedici migranti sbarcati a Shengjin, in Albania, sono già stati rimpatriati in Italia. Due di loro, trasferiti su una motovedetta per motivi di salute, sono stati rimbarcati sulla nave Libra, mentre altri due, essendo minorenni, faranno ritorno in Italia.

Questa situazione mette in luce una contraddizione rispetto all'intesa tra Roma e Tirana, che prevede il trasferimento esclusivo di uomini adulti, maggiorenni e in buona salute. Tra i dieci bengalesi e i sei egiziani sbarcati a Shengjin, infatti, vi sono due minori e due persone con evidenti fragilità. Il protocollo sottoscritto con l'Albania, secondo il ministro Piantedosi, è un'iniziativa volta a contrastare l'immigrazione illegale senza incidere sui diritti fondamentali delle persone. La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha confermato il valore di questo progetto, evidenziando l'attenzione rinnovata in Europa per un approccio comune e più efficace in materia di rimpatri.

L'accoglienza dei migranti in Albania, sebbene presentata come una soluzione innovativa, ha già mostrato le sue prime criticità. La selezione effettuata a Lampedusa, basata su criteri di nazionalità e condizioni fisiche, ha sollevato interrogativi sulla sua equità e sull'effettiva tutela dei diritti umani. Inoltre, il rapido ritorno in Italia di alcuni migranti, per motivi di salute o perché minorenni, evidenzia le difficoltà operative e le possibili incongruenze nell'applicazione del protocollo.

La gestione dei flussi migratori rimane una sfida complessa e delicata, che richiede soluzioni equilibrate e rispettose dei diritti umani.