Il gip: “Sequestro agli Elkann c’è una strategia sull’eredità”. Verso la battaglia al Riesame

TORINO — Una «strategia fraudolenta», «capillare», «costante nel tempo». Usa queste parole il gip di Torino per motivare la decisione di procedere al sequestro preventivo da 74,8 milioni di euro ai fratelli John, Lapo e Ginevra Elkann, al commercialista Gianluca Ferrero e al notaio svizzero Urs Von Grunigen. Gli indagati nell’inchiesta sull’eredità Agnelli «hanno dimostrato», e continuerebbero a … (La Repubblica)

La notizia riportata su altri giornali

Sono queste le “novità” investigative sul patrimonio di Marella Caracciolo, vedova dell’avvocato Gianni Agnelli, morta nel 2019, indicate dal tribunale di Torino nel decreto con cui nei giorni scorsi è stato disposto il sequestro di denaro e titoli per 74 milioni di euro a carico dei nipoti della donna (John, Lapo e Ginevra Elkann) e altri due indagati. (Il Sole 24 ORE)

"Stessa sorte per gli altri due protagonisti dell’indagine, il commercialista Gianluca Ferrero e il notaio svizzero Urs Robert von Gruenigen: indicati tra i «professionisti» che avrebbero aiutato gli Elkann a elaborare il presunto «disegno criminoso volto a sottrarre un ingente patrimonio e i relativi redditi alle leggi successorie e fiscali italiane». (fcinter1908)

'Nella massa ereditaria da 800 milioni transitata da Marella Caracciolo ai fratelli Elkann, circa 50 milioni erano riconducibili ai gioielli di 'lady Fiat'. Orecchini, collane, bracciali, anelli di oro, perle e diamanti. (Adnkronos)

Eredità Agnelli: gip, trust fittizi e regali falsi

Due trust «fittizi» alle Bahamas, «donazioni false» di opere d’arte e oggetti preziosi per un valore di 170 milioni. (Gazzetta di Parma)

L’inchiesta penale ha allargato le già siderali distanze e l’ultimo atto, i sequestri per quasi 75 milioni ai tre fratelli Elkann e a due professionisti, è stato forse il più dirompente da quando tutto è iniziato 17 anni fa. (Corriere della Sera)